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Abbattere le foreste è come rapinare una banca

14 settembre 2009 0 commenti
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«La gente spesso pensa che la deforestazione in Amazzonia sia una strada verso lo sviluppo umano; se riduce la biodiversità dovrebbe portare almeno qualche miglioramento nella vita delle popolazioni.

Abbiamo verificato questa assunzione e abbiamo scoperto che non è vero.

Il benessere (misurato attraverso l'aspettativa di vita, il reddito e l'educazione) aumenta all'inizio della deforestazione, ma poi ritorna ai livelli precedenti quando l'onda è passata.»

Così afferma al Dr.a Ana Rodrigues commentando una ricerca svolta da lei insieme ad altri ricercatori dell'università di Cambridge su 286 diverse municipalitù dell'area amazzonica. (1)

Ciò che avviene nella foresta è un ciclo di espansione-frenata (boom and bust); finchè c'è legna da tagliare, le cose vanno bene, perchè le comunità locali vedono un miglioramento delle condizioni di vita. Ma quando tutti gli alberi sono abbattuti le aziende e i capitali se ne vanno lasciando solo terra desolata e popolazioni più povere di prima, perchè ora non hanno nemmeno più la foresta.

Il benessere della deforestazione è effimero e inconsistente. Come ben sintetizza il sito Salva le foreste, è come rapinare una banca; oppure potremmo dire che è come scaldarsi d'inverno bruciando le finestre della propria casa.

In che modo è possibile spiegare ai sigg. economisti che un albero ha più valore da vivo e non da morto?

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