La maledizione degli inceneritori in Germania
La Germania ha costruito troppi inceneritori: lo afferma uno studio dell' associazione ambientalista tedesca NABU. (1)
Ogni anno vengono bruciate nel paese oltre 15 milioni di tonnellate di rifiuti, ma questo non basta a "sfamare" gli inceneritori che per raggiungere il pareggio economico hanno bisogno di altri 2 milioni di tonnellate.
Dove trovarli, visto che il riciclo funziona così bene?
Semplice, all'estero.
Negli ultimi anni la Germania è diventata il più grande importatore mondiale di rifiuti tossici: il traffico è cresciuto da 1 a 2,5 milioni di tonnellate all'annotra il 2000 e il 2006.
Der Spiegel ci fornisce un elenco parziale: rifiuti delle fabbriche di armi svedesi, pesticidi della Colombia, amianto dagli USA, solventi dalla Cina, acido delle batterie dal Montenegro.Gli olandesi pagano 900 e a tonnellate e persino dall'Australia arrivano rifiuti altamente cancerogeni contenenti esaclorobenzene.
La Germania ha ottimi standard nella costruzione e manutenzione degli inceneritori, quindi ha emissioni più basse degli altri paesi.
Ma tutti sanno che non esiste il rischio zero.
La Germania sta quindi giocando una bella scomessa sulla pelle dei tedeschi ad accollarsi il compito di liquidare le peggiori schifezze del mondo.
Il business si rileva così promettente che si vorrebbero costruire altri inceneritori in modo poter trattare fino a 8 milioni di tonnellate provenienti dal'estero nel 2020.
Qualcuno ha iniziato ad opporsi, ma evidentemente non è sufficiente...
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