I consumatori che non vogliono consumare se stessi
Oggi sciopero. L'ho sempre fatto e volete che non lo faccia proprio ora?
Per non lasciarvi a bocca asciutta, vi segnalo però questo interessante commento in margine ai lavori di Copenaghen. Lo ha scritto Antonio Cianciullo su Repubblica. Qualche idea di sostenibilità e di decrescita inizia a farsi strada anche sui media più diffusi.
«Si sta creando un nuovo mercato, un mercato per i consumatori che non vogliono consumare se stessi.
Che preferiscono mangiare magari un po' meno ma meglio ( il che comporta due vantaggi in uno, almeno nei paesi ricchi dove l'obesità è diventata un'epidemia).
Che vogliono spostarsi in maniera efficiente più che possedere auto comode e bloccate dagli ingorghi.
Che quando comprano una casa controllano che non sia un colabrodo energetico e pensano a quanto gli costerà mantenerla.
Questo mercato non è ancora il mercato dominante, ma cresce.
Mentre il mercato dello spreco basato sul basso costo del petrolio e delle materie prime si riduce continuamente, perché le persone che cominciano a preoccuparsi del futuro aumentano e le riserve di combustibili fossili diminuiscono.»
Come si suol dire, parole sante. Speriamo che questa consapevolezza cresca abbastanza in fretta...