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I consumatori che non vogliono consumare se stessi

11 dicembre 2009 0 commenti

1262299906_c7490f6ff7.jpgOggi sciopero. L'ho sempre fatto e volete che non lo faccia proprio ora?

Per non lasciarvi a bocca asciutta, vi segnalo però questo interessante commento in margine ai lavori di Copenaghen. Lo ha scritto Antonio Cianciullo su Repubblica. Qualche idea di sostenibilità e di decrescita inizia a farsi strada anche sui media più diffusi.

«Si sta creando un nuovo mercato, un mercato per i consumatori che non vogliono consumare se stessi.

Che preferiscono mangiare magari un po' meno ma meglio ( il che comporta due vantaggi in uno, almeno nei paesi ricchi dove l'obesità è diventata un'epidemia).

Che vogliono spostarsi in maniera efficiente più che possedere auto comode e bloccate dagli ingorghi.

Che quando comprano una casa controllano che non sia un colabrodo energetico e pensano a quanto gli costerà mantenerla.

Questo mercato non è ancora il mercato dominante, ma cresce.

Mentre il mercato dello spreco basato sul basso costo del petrolio e delle materie prime si riduce continuamente, perché le persone che cominciano a preoccuparsi del futuro aumentano e le riserve di combustibili fossili diminuiscono.»

Come si suol dire, parole sante. Speriamo che questa consapevolezza cresca abbastanza in fretta...

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