I nostri consumi divorano il mondo; se comprendessimo questa semplice verità, la conferenza di Copenhagen si chiuderebbe con successo, anzi, probabilmente avremmo già risolto il problema.

Lo sguardo allucinato del Saturno di Goya rappresenta bene la nostra grave forma di schizofrenia:

• ci commuoviamo (anche giustamente) per gli orsi polari, i cuccioli di foca, la deforestazione
• e poi consumiamo carne bovina che divora l'amazzonia , mangiamo (forse senza nemmeno saperlo) prodotti con olio di palma che divora l'asia orientale , continuiamo a comprare oggetti e gadgets inutili il cui unico effetto a lungo termine è depauperare risorse e produrre rifiuti e CO2.

Tutto ciò viene fatto in nome di un concetto metafisico che si chiama "sviluppo", che è un altro modo per dire "profitto".

Cos'è il profitto? Proficere significa farsi avanti, progredire.

Se l'umanità vuole "farsi avanti" ancora un po' su questo pianeta dovrebbe abbandonare l'idolo del lucro (che in origine significa anche bottino, preda).

Ridurre i consumi (cominciando da quelli effimeri e inutili) è un'idea quanto mai strana e impopolare; eppure credo sia l'unico modo di salvare il pianeta e noi stessi; altrimenti, come si diceva nel '68, finiremo tutti di crepare di comodità.

Leggi i commenti (6) »