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Crisi: il 70% degli italiani diventa guidatore ecologico

17 marzo 2009 0 commenti

marmittaIl 90% degli italiani considera il rispetto dell’ambiente un fondamentale criterio nella scelta di una nuova automobile. Lo rileva un’indagine dell’istituto di ricerca Nextplora realizzata per conto di una compagnia di assicurazione. Dalla stessa ricerca emerge che gli automobilisti sono favorevoli all’utilizzo di sistemi di trasporto alternativi e meno inquinant, mentre l’82% degli intervistati crede che sia possibile ridurre il livello di inquinamento nelle nostre citta’ promuovendo l’uso di auto ecologiche e il 65% considera necessario incentivare l’utilizzo dei mezzi di trasporto pubblico. Il 42% infine ritiene utile il sostegno a iniziative di mobilita’ sostenibile, come ad esempio il car sharing e il bike sharing.
Ma quando sono al volante gli italiani cercano di inquinare il meno possibile o cercano solo di risparmiare? E’ evidente che la crisi sta giocando un effetto determinante. Esistono infatti delle piccole accortezze che se messe in pratica possono contribuire a ridurre i consumi e di conseguenza l’impatto ambientale delle automobili e pare che gli automobilisti italiani le conoscano e le seguano.
Dall’indagine emerge infatti che il 70% conosce questi piccoli accorgimenti e li mette in pratica. In particolare, l’86% degli intervistati dichiara di spegnere il motore in caso di lunghe code, l’80% si dedica ad una costante manutenzione dell’auto, il 75% dice di mantenere un’andatura moderata e costante, infine il 65% dichiara di utilizzare il sistema di climatizzazione solo quando e’ veramente necessario.
Solo il 24% degli italiani ammette invece di non conoscere queste piccole accortezze mentre l’8% dichiara di conoscerne l’esistenza ma di non metterle in pratica.
Sempre dal sondaggio emerge che il 47% degli italiani dichiara di spostarsi a piedi e di rinunciare quindi ad utilizzare l’auto per percorrere brevi distanze. Il 12% dichiara invece di spostarsi in bicicletta mentre il 10% preferisce utilizzare i mezzi di trasporto pubblico. C’e’ pero’ ancora un irriducibile 24% che continua ad utilizzare l’auto anche per brevi spostamenti.