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Presentata a Venezia ‘Accadue’, prototipo di imbarcazione a idrogeno

6 aprile 2009 0 commenti

idrogeno“L’imbarcazione ‘Accadue’ è un prototipo, ma è molto importante perché consente la sperimentazione dell’uso di idrogeno a bordo”: o ha sottolineato Corrado Clini, direttore generale per Ricerca e Sviluppo del ministero dell’Ambiente, intervenuto oggi alla presentazione di ‘AccaduE” la prima imbarcazione italiana che viaggia a idrogeno (H2), realizzata da Venezia Tecnologie SpA – di cui sono azionisti Eni e Vega Parco Scientifico e Tecnologico di Venezia – e finanziata per la metà da Eni e per la restante quota dal ministero dell’Ambiente e dalla Regione Veneto.
“In questa fase – ha spiegato Clini – l’idrogeno viene stoccato a bordo, ma i programmi di ‘Hydrogen Park’ puntano anche ad alimentare i motori con combustibili tipo gas naturale che poi, a bordo, verrà trasformato in idrogeno, il che determina una grande autonomia: questo è solo un pezzo della sperimentazione. Bisogna considerare che nella navigazione interna l’idrogeno è importantissimo per ridurre le emissioni oltre a ridurre il contenuto di carbonio, perciò non c’è neanche l’anidride carbonica. Inoltre, nelle aree portuali, dove le operazioni di carico e scarico delle merci devono avvenire con motori accesi a bordo, la sostituzione del combustibile con l’idrogeno sulle grandi navi ridurrà drasticamente le emissioni, anzi le può azzerare: parlo di tutte le emissioni, zolfo, selenio, azoto eccetera. Questa parte, che è molto importante, deve essere sviluppata”.In ‘Hydrogen Park’ il ministero dell’Ambiente ha investito cinque milioni, la Regione Veneto altri cinque, mentre il 50% degli investimenti proviene da privati, per un totale di 20 milioni. La sperimentazione sull’idrogeno è strategica perchè l’idrogeno è punto di riferimento delle piattaforme europee, ed è importante che l’Italia sviluppi dei punti d’eccellenza: questo di Porto Marghera lo è. È anche importante che ci sia la possibilità di vedere dei risultati, come stiamo facendo oggi. È importante rafforzare quest’area in relazione ai nuovi bandi europei.