Il New York Times elogia l’acqua del rubinetto di Venezia: “E’ buona”
Ridurre gli sprechi di bottiglie di plastica e l’inquinamento in una città sotto assedio dal punto di vista ambientale e, parallelamente, anche la costosissima raccolta di rifiuti: il New York Times plaude alla campagna dell’amministrazione comunale di Venezia per “bere l’acqua del sindaco” Massimo Cacciari. E spiega agli americani – che rispetto agli europei hanno cominciato a consumare acqua in bottiglia più tardi e in minor quantità – che il riciclaggio della plastica produce gas a effetto serra.
Acqua Veritas è la marca inventata dal comune per pubblicizzare l’acqua di rubinetto, con tanto di manifesti in cui il sindaco se la versa da una delle “eleganti caraffe distribuite gratuitamente alle famiglie”. “Anch’io bevo l’acqua del sindaco”, recita Cacciari, e sembra che grazie a questa campagna in un anno i rifiuti di plastica siano scesi da 288 tonnellate a 261. Un risultato che si ripercuote direttamente sulla spesa per la raccolta dei rifiuti, che a Venezia costa 335 dollari a tonnellata contro gli 84 dollari a tonnellata per la terraferma.
Fra l’altro, l’acqua del rubinetto di Venezia è anche buona, perché proviene dalla stessa regione della San Benedetto. Ma il problema principale restano i turisti: nella città lagunare superano i residenti di 100 a 1 e ristoranti e negozi amano vendere loro acqua in bottiglia per ‘spennarli’. Così, il quotidiano newyorchese spiega ai suoi lettori che a Venezia ci sono non poche fontanelle pubbliche sullo stile di Roma, dove l’acqua è sicura e buona. Meglio la borraccia, insomma, di brutte bottiglie di plastica di tutti i colori.