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Ipcc, si ricomincia da Venezia: obiettivo 2013

12 luglio 2009 0 commenti

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Duecento scienziati di tutto il mondo si riunirannoda domani al 17 luglio a Venezia, sull’Isola di San Giorgio Maggiore, per decidere argomenti e capitoli del 5/o Rapporto di Valutazione sui Cambiamenti Climatici dell’ Ipcc, il gruppo di scienziati che forma il panel Onu sui cambiamenti climatici.

Si tratta dell’inizio ufficiale dei lavori di realizzazione del prossimo rapporto Ipcc cui e’ affidata la valutazione dell’ informazione tecnico-scientifica e socio-economica considerata rilevante per comprendere i cambiamenti climatici, i possibili impatti sulla vita dell’uomo e gli ecosistemi le misure da mettere in atto.
L’ultimo rapporto e’ del 2007. Per il prossimo, una volta deciso lo ‘scheletro’ del volume, a fine ottobre a Bali in Indonesia ci sara’ l’approvazione da parte dei Paesi Membri Ipcc di quanto stabilito a Venezia e gli scienziati si metteranno a lavoro dal 2010. Il primo volume del nuovo rapporto vedra’ la luce nel 2013 mentre il 2/o e 3/o volume, piu’ il rapporto di sintesi, nel 2014. Secondo le anticipazioni, il nuovo rapporto Ipcc conterra’ scenari climatici piu’ corti e basati su diversi scenari di emissione della Co2 per capire meglio cosa stia accadendo su base locale, mentre a Venezia l’Italia lavorera’ per portare a casa un capitolo separato sul
Mediterraneo. Gli esperti italiani, con l’aiuto di esperti francesi e spagnoli, vorrebbero infatti inserire il capitolo Mare Nostrum nel 2/o volume del 5/o rapporto, il volume cioe’ su vulnerabilita’, impatti e adattamento.
Questo perche’ il Mediterraneo e’ un’area sensibile e lo sara’ ancora di piu’ per gli impatti dei cambiamenti climatici che sono diversi da quelli del nord Europa. Nella riunione di Venezia, inoltre, ci si concentrera’ sui nuovi risultati sui ghiacci polari e si cerchera’ nei contenuti di dare piu’ risalto alla letteratura scientifica riguardante gli impatti sui paesi in via di sviluppo come l’Africa. Il summit Ipcc di Venezia e’ finanziato dal ministero dell’ Ambiente e realizzato in collaborazione con il Centro Euro-Mediterraneo per i Cambiamenti Climatici (Cmcc), la Fondazione Eni Enrico Mattei (Feem) e l’International Center on Climate Governance (iniziativa Feem e Fondazione Giorgio Cini).