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Tempi duri per i delfini: dimezzata la popolazione mediterranea di stenelle

17 luglio 2009 0 commenti

Dal 1992 ad oggi la popolazione di stenelle si è dimezzata. Negli anni ’90 le popolazioni mediterranee di stenelle sono state decimate a causa di un’infezione epizootica di Morbillivirus. Si pensa che questa epidemia sia stata favorita dall’indebolimento del sistema immunitario dei cetacei dovuto all’alta concentrazione di PCB riscontrata nei loro tessuti. Nel 1992, la stenella (il delfino piu’ diffuso) nel Mediterraneo era stimata in circa 25.000 esemplari e quella della balenottera comune di circa 900 esemplari. L’Istituto superiore di protezione ambientale- Ispra, nell’ambito dei programmi di monitoraggi del ministero dell’Ambiente, ha ripetuto lo scorso anno il censimento effettuato nel 1992 (stessa area, periodo e metodologia), stimando cosi’ un numero di stenelle di circa 13.000 esemplari, mentre non e’ stato possibile stimare il numero delle balenottere comuni perchè gli avvistamenti sono stati troppo pochi. E questo non è certo un buon segno.

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Era necessario approfondire lo stato di salute di queste popolaioni di cetacei e così si è avviata una nuova campagna.  “Avere a disposizione un dato piu’ preciso con un mezzo che permetta una maggiore copertura dell’area in esame e’ fondamentale per verificare lo stato attuale delle popolazioni di cetacei”, spiegano all’Ispra. Con questo obiettivo, lunedi’ da Acqui Terme e diretto a Bastia (Corsica) partira’ un velivolo bimotore della Mach 014, con un particolare equipaggiamento dei finestrini ‘bubble windows’ (finestre a bolla) che consentono di osservare anche sotto la pancia dell’aereo alla ricerca di cetacei.
 L’aereo volera’ alla velocita’ di circa 100 nodi e a quota di 700 piedi e percorrera’ gli 8000 chilometri di rotte previste alla ricerca di cetacei. Tre i ricercatori impegnati nel censimento, due nell’osservazione e un terzo siedera’ al posto del copilota con il compito di gestire l’introduzione nel computer dei dati in tempo reale.

Un censimento sulla popolazione di cetacei, sempre finanziato dal ministero dell’Ambiente, “venne gia’ effettuato dall’istituto di ricerca Tethys nello scorso inverno e coordinato dal vice-presidente Simone Panigada, che partecipa a questa campagna – spiega l’Ispra-  i risultati di questa spedizione estiva nel Santuario Pelagos verranno quindi comparati con quelli riscontrati nella precedente campagna invernale”.
 I dati raccolti su presenza, specie, numero di esemplari del gruppo osservato saranno poi inseriti in tempo reale in un software che analizzera’ il dato preso. Alla fine della campagna si potra’ ottenere una stima ragionevole sugli spostamenti e sulle abitudini dei cetacei osservati.

La spedizione e’ possibile in virtu’ dall”accordo Pelagos’, un’intesa internazionale tra Italia, Francia e Principato di Monaco per mettere sotto tutela la zona indicata come ‘Santuario dei cetacei’, cioe’ tutto il tratto di mare ligure italiano e francese, il mare di Corsica e parte del Tirreno settentrionale. Questo tratto di Mediterraneo, infatti, ha una forte concentrazione in termine di specie e di quantita’ di esemplari di ogni specie di cetacei rispetto agli altri mari italiani. Per questo e’ stato creato un santuario: una area marina protetta in alto mare.

“E’ molto importante ottenere stime di abbondanza di questi esemplari- dice Giancarlo Lauriano dell’Ispra, coordinatore e responsabile scientifico del progetto- sarebbe importante poter ripetere questi survey con una certa regolarita’ e anche in altre zone del Mediterraneo, per valutare eventuali trend nelle popolazioni e i loro
spostamenti”. Il metodo adottato “e’ quello universalmente riconosciuto dalla comunita’ scientifica internazionale e applicato in vari studi come quelli effettuati nel Nord Europa- aggiunge Lauriano- questo programma fa parte di una serie di attivita’ finanziate dal Ministero dell’Ambiente, per dare risposte concrete alla tutela della biodiversita'”.
 Il termine dell’indagine e’  fissato per il 20 agosto, ma tutto dipendera’ dalle condizioni climatiche che i ricercatori troveranno, poiche’ il volo, ai fini del censimento, si puo’ effettuare solamente con mare calmo.