Per decenni il territorio dei Navaho, i nativi americani dell’Arizona che hanno ispirato i fumetti di Tex Willer, è stato sfruttato nelle viscere per estrarre uranio utile alla produzione di armi. Ma l’eredità lasciata da queste centinaia di miniere, scrive oggi il New York Post, è lunga ed estremamente nociva.
Nel corso degli anni i minatori Navaho hanno estratto milioni di tonnellate di uranio dal terreno, necessari al governo degli Stati uniti per la produzione bellica. Molti di loro sono morti a causa di malattie correlate alle radiazioni; alcuni altri, ignari delle conseguenze per la salute, hanno utilizzato le pietre contaminate e gli scarti del materiale estratto per costruire le loro case.
Adesso un programma del governo americano prevede la demolizione e la ricostruzione di queste abitazioni e l’identificazione di tutte le strutture contaminate dall’uranio ancora presenti sul territorio dei Navaho. A coloro invece che decidono di trasferirsi altrove, il governo offre 50mila dollari.
Fcs