Centoventi imprese associate a Confagricoltura realizzeranno la prima rete di produzione energetica da biomasse di origine agricola, con un investimento di 600 milioni di euro e 170 megawatt di potenza installata. Lo ha annunciato ieri il presidente dell’organizzazione Federico Vecchioni, intervenendo alla presentazione del Rapporto Enea “energia e ambiente”.
”Le imprese di Confagricoltura credono nel capitolo energetico per la diversificazione dell’attivita’ e del reddito in un’ottica di contenimento dei costi, aumento della competitivita’ e recupero della domanda energetica”, ha detto Vecchioni che ha garantito l’impegno di 546 mila aziende sul tema delle risorse energetiche e del relativo impatto sull’ambiente. Secondo il presidente il completamento del quadro normativo sulla produzione di energia da biomassa, grazie alla pubblicazione del disegno di legge approvato al Senato, dara’ nuovo impulso allo sviluppo delle agroenergie, sommandosi ai risultati gia’ raggiunti con fotovoltaico ed eolico in agricoltura.
”Un sistema di incentivi chiaro e stabile negli anni – ha concluso il presidente – consentira’ alle imprese di pianificare gli investimenti nel lungo periodo, tenendo presente che, superato il passaggio iniziale, piu’ le tecnologie avanzano, piu’ il ricorso agli incentivi puo’ essere ridimensionato”.
Vecchioni ha però espresso “sconcerto per il fatto che 600 milioni di euro dei fondi rotativi, ossia finanziamenti di credito agevolati per le imprese che vogliono promuovere sistemi di cogenerazione ad alta efficienza, giacciano fermi, mentre le imprese di Confagricoltura sono pronte ad entrare in questa partita”.