Alga tossica: a Portonovo di Ancona superata la soglia di attenzione
L’alga tossica Ostreopsis Ovata e’ comparsa nel mare di Portonovo di Ancona in concentrazioni superiori alla soglie di attenzione, mentre ”un’importante fioritura” (quasi 4 milioni di cellule per litro) continua a interessare il mare del Passetto, dove resta vietata la balneazione dopo il blocco deciso il 26 agosto.
Ecco i dati diffusi dall’Agenzia regionale per l’ambiente, dopo gli ultimi rilevamenti. Il 26 agosto i tecnici dell’Arpam hanno condotto campionamenti presso il punto San Bartolo (Pesaro), il 27 agosto a Marcelli (punto Numana bassa), Porto Recanati (punto Fiumarella) e Pedaso. Oggi sono stati fatti nuovi prelievi al Passetto e a Portonovo (Ancona). Questi i risultati delle analisi nel dettaglio: San Bartolo (Pesaro) microalga assente; Marcelli (Numana bassa) Ostreopsis Ovata assente nell’acqua, tracce sui sassi del fondale (16 cellule/cmq); Porto Recanati (Fiumarella) e Pedaso: microalga assente; Passetto di Ancona: Ostreopsis ovata presente nella misura di 3.900.000 cellule/litro, 52.193 cellule/grammo macroalga, 50.746 cellule/cmq sassi fondale; Portonovo: Ostreopsis Ovata presente con 37.500 cellule/litro, 24.057 cellule/grammo macroalga. Le Linee guida del ministero della Salute fissano la soglia di attenzione, oltre la quale bisogna avvertire i bagnanti dei rischi per la salute (irritazione alle vie respiratorie, febbre, dissenteria) in 10.000 cellule/litro. L’Arpam ha trasmesso il nuovo rapporto alle autorita’ sanitarie e comunali, e riprendera’ il monitoraggio lunedi’ 31 agosto.
L’ostreopsis ovata è un’alga microscopica unicellulare, che appartiene alla famiglia delle ostreopsidaceae e vive comunemente nelle acque calde dei mari tropicali, anche se negli ultimi anni è presente sulle coste italiane e di altri paesi del Mediterraneo. Quest’alga può dar luogo ad una fioritura nei mesi estivi, a causa del forte irraggiamento solare e della conseguente elevata temperatura dell’acqua; le condizioni meteo-marine favorevoli per la fioritura ovata sono, infatti, alta pressione atmosferica, mare calmo, elevata temperatura dell’acqua (circa 25 ‘C). Le fioriture di ‘ostreopsis ovatà nella costa italiana sono state rilevate dall’estate del 1998 in Toscana e negli anni successivi nel Lazio (1999), in Liguria (2000), in Puglia (2003), in Sicilia (2005), in Veneto e nelle Marche (2006). Gli effetti sulla salute umana possono essere febbre a più di 38′ C, faringite, tosse, disturbi respiratori, cefalea, nausea, raffreddore, congiuntivite, vomito, dermatite. I sintomi si presentano dopo 2-6 ore dall’esposizione e regrediscono, di norma, dopo 24-48 ore senza ulteriori complicazioni. La sintomatologia può manifestarsi anche se non si viene a diretto contatto con l’acqua, inalando le goccioline portate dal vento. Nella regione Marche l’alga tossica è stata rilevata dall’estate del 2006 nella costa della provincia da Ancona.
Per capire meglio i problemi posti da questa alga, ecco il link a una pubblicazione dell’Ispra/Apat
“http://www.apat.gov.it/site/_files/OPUSCOLO_OSTREOPSIS.pdf”