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Clima: capodelegazione Usa pessimista su Copenaghen

19 ottobre 2009 0 commenti

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La prossima conferenza di Copenaghen sui mutamenti climatici potrebbe chiudersi con un
fallimento per la mancanza di sufficienti impegni da parte dei paesi emergenti. E’ quanto ha detto oggi alla Tv britannica Channel 4 l’emissario americano sul clima, Todd Stern, a Londra per un convegno internazionale.
”E’ assai probabile che a Copenaghen non venga trovato nessun accordo – ha detto – il negoziato e’ difficile e le trattative internazionali in materia hanno si’ fatto dei progressi ma in maniera troppo lenta”.
I grandi paesi emergenti ”hanno preso provvedimenti importanti o stanno per farlo” e questo ”costituisce un elemento positivo”, ha aggiunto. Cina, Brasile, India, Sudafrica ”e altri” devono pero’ portare avanti queste misure ”e anzi intensificarle per poi integrarle in un accordo internazionale”.
”Devono portare avanti la loro azione con in vista l’obbiettivo di un accordo internazionale, proprio come noi – ha affermato – e se arriveremo a tanto allora sara’possibile arrivare a un accordo” a Copenaghen.
La conferenza sui cambiamenti climatici in programma nella capitale danese e’ stata convocata dall’Onu dal 7 al 18 dicembre prossimi per mettere a punto un nuovo accordo globale sulle emissioni di gas serra che subentri al cosiddetto protocollo di Kyoto, in scadenza a fine 2012.