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Il Wwf: l’Ue ha perso una grande occasione

11 dicembre 2009 0 commenti

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“Il Consiglio Europeo ha perso una grande opportunita’ per fare passi in avanti sulla riduzione dei target di
emissione e per essere di ispirazione ad un reale progresso nelle fasi finali cruciali delle trattative nel Summit di Copenhagen. Questo e’ estremamente deludente”. E netto il giudizio del Wwf in una nota emessa dopo la conclusione del Consiglio Europeo, a Bruxelles. “La Ue ha sempre detto di voler assumere un ruolo di leader nel dibattito sui cambiamenti globali- osserva l’associazione- ma l’annuncio dato nell’ultima sessione di Consiglio sembra dimostrare che e’ un ruolo che si sta sempre piu’ ridimensionando, con conseguenze negative anche dal punto di vista politico”.
La scienza indica “abbastanza chiaramente che i paesi sviluppati devono tagliare le emissioni di gas serra del 40% entro il 2020 al fine di contenere il riscaldamento globale al di sotto della soglia dei 2 gradi di aumento medio della temperatura globale- rileva il Wwf-la Ue non ha innalzato il suo impegno nemmeno al 30%, sebbene questo obiettivo si possa raggiungere senza alcuno sforzo all’interno del proprio paese domestico”. Non basta: “Sembra anche che l’Ue abbia anche
fallito nel migliorare rispetto ai due grandi ‘buchi neri’ che attualmente nascondo enormi quantita’ di emissioni”, denuncia il Wwf.
Rimangono, infatti, nel sistema “le cosiddette quote ‘hot-air’- segnalano gli ambientalisti- ovvero il surplus di permessi di emissione a disposizioni di diversi paesi dell’Europa dell’est in seguito al crollo del sistema sovietico dopo il 1990 e i trucchi di contabilizzazione associati alle emissioni per l’utilizzo dei terreni e la forestazione: se si continueranno a nascondere le emissioni sotto questi due grandi tappeti, l’ambizione della Ue verso qualunque target di riduzione diventa molto meno efficace di quello che puo’ apparire”.