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I no global cercano di entrare nel Bella Center

16 dicembre 2009 0 commenti

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Un tafferuglio tra agenti e circa trecento attivisti è scoppiato vicino alla stazione di Wrestad, ad appena un chilometro dal Bella Center; ed ha innescato una carica della polizia, che poi ha arrestato decine di persone. Intanto migliaia di manifestanti marciavano verso il centro congressi, convocati dal collettivo Climate Justice Action (CJA) che aveva preanunciato l’intenzione di fare irruzione all’interno della sede del summit, paralizzare il vertice e organizzare una assemblea popolare alternativa all’interno dello spazio. «Sorpasseremo il cordone di polizia così da poter tenere un’assemblea pubblica e discutere con i delegati del summit per poter arrivare a una soluzione sul problema del surriscaldamento climatico», aveva preannunciato il portavoce Peter Nielsen, sull’emittente danese TV. Agenti di polizia in assetto anti-sommossa si sono posizionati con unità cinefila addestrate attorno al Palazzo dei Congressi e ne hanno perimetrato l’accesso, sbarrando il traffico tanto stradale che attraverso il metrò urbano. Intanto all’interno della sede del summit, il personale di sicurezza delle Nazioni Unite ha circondato un gruppo di membri di ong appostati vicino all’entrata del recinto, nel timore che volessero mettere in atto qualche azione legata alle proteste. L’azione di CJA, annunciata da varie settimane, è di carattere non violento, ma gli attivisti hanno preannunciato che non si lasceranno frenare dagli ostacoli fisici frapposti.
Attorno alle 11.30 la polizia ha caricato i manifestanti che cercano di entrare nell’area del Bella Center ”cinturata” da un ingente dispositivo di polizia. Gli agenti hanno cominciato le cariche quando alcuni dei manifestanti sono riusciti a superare le barriere che erano state collocate a protezione del centro dove si svolge la conferenza.