Notte di negoziati, è scontro su Kyoto. Brown: difficile un accordo
La notte di negoziati non ha portato consiglio. Prevale il pessimismo tra i delegati della conferenza sul clima a Copenaghen. ”Si sono fatti alcuni progressi sui capitoli agricoltura e deforestazione, ma non sufficienti per giustificare un vertice tra capi di Stato e di governo”, riferiscono fonti vicine ai negoziati. ”Non c’e’ ancora una nuova bozza di accordo”, aggiungono, rilevando che in nottata i negoziati hanno subito diversi ”stop and go” anche per problemi procedurali. Su alcune tematiche specifiche – ad esempio la deforestazione – la presidenza ha proposto di procedere con negoziati paralleli tra gruppi di paesi piu’ interessati, provocando pero’ la reazione negativa degli ‘esclusi’ che vogliono mantenere il controllo sull’intero negoziato. Gli unici progressi che si segnalano al momento riguardano il capitolo ”Long term cooperation action” (lca) che include fondi ed azioni per bloccare la deforestazione ed aiutare l’agricoltura, e in generale per l’adattamento e la mitigazione delle conseguenze ai cambi climatici. Nessun passo in avanti, invece, per l’altro grande filone di questa conferenza, cioe’ gli impegni di riduzione dei gas ad effetto serra dopo Protocollo di Kyoto, in particolare a causa dell’immobilismo di Usa e Cina che, per ora, non si spostano dalle posizioni iniziali.
Il primo ministro britannico Gordon Brown, parlando con la Bbc, ha detto di ritenere ”molto difficile” trovare un accordo alla conferenza sul clima di Copenaghen. Brown, atteso oggi al Bella center dove arrivera’ in anticipo rispetto agli altri leader europei, ha detto di essere comunque ”determinato a lavorare con tutti i Paesi” per tentare di arrivare ad un’intesa ”nonostante le numerose questioni che restano da risolvere”.