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Corsa contro il tempo per approvare almeno una dichiarazione politica

18 dicembre 2009 0 commenti

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Approvare una dichiarazione politica per poter avviare un processo che porti a un nuovo trattato e consenta di dire che il vertice di Copenaghen non è fallito. La dichiarazione e’ il risultato summit notturno, tenuto al Bella Center su iniziativa dell’Unione europea, che ha riunito fino alle ore piccole un gruppo di una trentina di leader, tra cui il segretario di Stato Usa Hillary Clinton, il presidente russo Dmitri Medvedev, i presidenti del Brasile Lula e del Messico Calderon, il capo negoziatore dell’Unione Africana, il premier etiopico Zenawi, i premier di Giappone Hatoyama e Australia Rudd. Presenti ai colloqui anche rappresentanti della delegazione cinese e i maggiori leader europei. secondo fonti che hanno partecipato ai colloqui, nel documento ci sarebbero l’impegno a ridurre le emissioni di gas inquinanti per mantenere l’aumento delle temperature sotto i due gradi, rispetto all’era preindustriale, e l’obiettivo di finanziare a lungo termine i Paesi in via di sviluppo con 100 miliardi di dollari l’anno entro il 2020.

Il documento prevederebbe anche la trasformazione dell’accordo di Copenaghen in vero e proprio trattato operativo e vincolante entro i primi sei mesi del 2010, cosi’ come auspicato dalla Ue. Il gruppo di leader ha ripreso questa mattina alle 8 i propri lavori, mentre a Copenaghen e’ arrivato il presidente Usa Barack Obama, verso il quale sono rivolte le ultime speranze per siglare oggi un accordo. ”Ci sono profonde differenze di opinioni e di punti di vista sulle soluzioni. Faremo del nostro meglio, fino alle ultime battute di questa conferenza”, ha detto il primo ministro svedese, presidente di turno della Ue Fredrik Reinfeldt, commentando il lavoro fatto in nottata. Le discussioni svolte sono state ”fruttuose e costruttive” ma sono ”ancora lontane da un risultato”, ha aggiunto il primo ministro Danese Lars Loekke Rasmussen presidente della Conferenza sul clima.

Il ‘cappello politico’ su cui si stanno concentrando i leader in attesa della ripresa dei lavori in plenaria rappresenterebbe l’introduzione ai due testi su cui si sono condotti finora i negoziati della Conferenza: uno sul Kyoto track’, sugli impegni di riduzione delle emissioni di C02 dopo la scadenza del Protocollo di Kyoto, alla fine del 2012, e sul meccanismo di verifica degli impegni; l’altro, sulla convenzione Lca (long term committment actions), che include tutte le iniziative di adattamento e mitigazione delle conseguenze climatiche, il finanziamento dei paesi piu’ bisognosi e la lotta alla deforestazione.