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Chernobyl in sicurezza solo dopo il 2065. Intanto in Lituania chiude la “gemella” Ignalina

4 gennaio 2010 0 commenti

ChNPP2008
Parte il nuovo programma statale per il decommissioning di Chernobyl e la messa in sicurezza dell’area.
Secondo le previsioni, e ammesso che si trovino i soldi, il sito non sarà pulito prima del 2065. Una nuova legge statale del governo ucraino prevede infatti l’implementazione di un programma per lo smantellamento della centrale, scenario del disastroso incidente nucleare del 1986.

L’Ucraina contribuirà per oltre 620 milioni di dollari che si aggiungono ad altri altri 48 milioni di dollari da finanziamenti internazionali, solo per l’avvio e alcune misure urgenti. Il programma prevede tre fasi dalla lunga realizzazione. Si dovrebbe partire questo gennaio: in tre anni, fino 2013, sarà recuperato il combustibile nucleare esaurito. Tra il 2013 e il 2022, i reattori saranno conservati in un luogo sicuro. Dal 2022 al 2045, quando diminuiranno le radiazioni dei reattori, saranno smantellati. Tra il 2045 e il 2065 verrà dismesso il resto dell’equipaggiamento.

Intanto il 31 dicembre alle 23 locali, le 22 in Italia, dopo 26 anni diservizio è stato spento il secondo reattore del sito dell’antiquata (e pericolosa) centrale di Ignalina, che forniva il 70% dell’elettricità consumata dai 3,3 milioni di abitanti della Lituania,. La chiusura della centrale, dello stesso modello di quella ucraina di Chernobyl, è una delle condizioni chieste da Bruxelles per l’adesione di Vilnius alla Ue, avvenuta a maggio 2004. Il primo reattore era stato spento il 31 dicembre 2004.