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Con i certificati bianchi un risparmio di 5 milioni di tonnellate di Co2. Mica male

9 gennaio 2010 0 commenti

L’introduzione del meccanismo di mercato dei certificati bianchi, in pratica titoli di efficienza energetica commercializzabili su una specifica Borsa, è stato come spengere due centrali elettriche da 600 Mw. Evitando emissioni senza restare al buio.
Il bilancio emerge dal quarto rapporto annuale dell’Autorita’ per l’Energia, secondo il quale ”in meno di cinque anni (da gennaio 2005 a novembre 2009), per effetto di un utilizzo sempre piu’ efficiente dell’energia promosso dai certificati bianchi, sono stati risparmiati oltre cinque milioni di tonnellate equivalenti di petrolio (Tep), con un’accelerazione in particolare nell’ultimo anno”. Dal giugno del 2008 al maggio 2009, infatti, ”e’ stata realizzata quasi la meta’ dei risparmi complessivi; e’ stato come ‘spegnere’ per un intero anno due centrali termoelettriche da 600 MW ciascuna, evitando l’emissione di oltre 5 milioni di tonnellate di anidride carbonica”.
Il rapporto mostra come, ”a fronte di livelli di costo estremamente contenuti (2,8 euro per famiglia nel 2008), i benefici diretti
ottenibili da chi partecipa ad un progetto di efficienza energetica sono da 5 a 100 volte i costi sostenuti”, senza contare che ”ogni tonnellata equivalente di petrolio risparmiata consente un minor costo di 118-587 euro per il raggiungimento degli obiettivi nazionali ed europei mirati al contenimento delle emissioni di gas serra e allo sviluppo delle fonti rinnovabili”.
Il rapporto contiene inoltre un’analisi sul funzionamento del mercato per lo scambio dei Tee (Borsa dei certificati bianchi, gestita dal Gme), indicato come ”un elemento fondamentale per garantire l’efficienza economica e la trasparenza del meccanismo di incentivazione e costituisca una piattaforma ormai consolidata e affidabile”.
Secondo il presidente dell’Autorita’, Alessandro Ortis, ”i dati confermano che l’innovativo strumento dei certificati bianchi, il primo e piu’ completo esempio in Europa, fa molto bene alle tasche dei consumatori, riduce la bolletta energetica nazionale e favorisce la competitivita’ delle nostre imprese”.