Il Wwf: l’industria alimentare responsabile del 19% delle emissioni di gas serra in Italia
Per quanto riguarda le emissioni del consumatore, “si puo’ quindi stimare che il cittadino italiano per le sue necessita’ alimentari emetta circa 1,778 kg di CO2 equivalente ogni anno- calcola il Wwf- mentre complessivamente ogni italiano emette annualmente 9453 kg CO2 equivalente”. Il valore delle emissioni per l’Italia, rileva l’associazione, e’ in linea con le stime internazionali ma non e’ totalmente sovrapponibile al dato inglese mancando del fattore relativo al cambiamento d’uso del suolo per la produzione alimentare al di fuori del territorio nazionale”. Anche in Italia il Wwf ha promosso alcuni strumenti per aiutare i cittadini a scegliere comportamenti alimentari piu’ ‘amici del clima’, come il ‘Carrello della spesa virtuale’, un test on-line su www.wwf.it realizzato dall’associazione in collaborazione con l’Universita’ della Tuscia e con la II Universita’ di Napoli, per misurare quanto le nostre scelte quotidiane nei mercati e nei supermercati siano responsabili di emissioni di gas a effetto serra e quindi dei cambiamenti del clima. Inoltre, l’associazione ha avviato dal 2009 una vasta campagna per la riduzione dell’impronta del carbonio. Oltre al ‘Carrello della Spesa’, sul sito www.wwf.it e’ disponibile il test per calcolare la propria impronta di carbonio individuale.
(a.f.)