Home » Redazione Ecquo » biodiversità »

Comunitaria, il Senato approva l’emendamento sulla stagione della caccia

28 gennaio 2010 0 commenti
Stefania Prestigiacomo, ministro dell'Ambiente

Stefania Prestigiacomo, ministro dell'Ambiente

Roma, 28 gennaio 2010 – Via libera dal Senato all’emendamento all’articolo 38 del ddl Comunitaria che obbliga Regioni e Province al rispetto del termine di cinque mesi per la durata della stagione di caccia. Il testo proposto che i calendari venatori “possono essere modificati nel solo senso di riduzione del periodo di attività venatoria e devono essere comunque contenuti tra il primo settembre e il 31 gennaio dell’anno”.

Ieri un emendamento presentato dal centrodestra per la cancellazione degli attuali limiti massimi della stagione venatoria aveva sollevato le aspre critiche degli ambientalisti e del ministro dell’Ambiente Stefania Prestigiacomo.

 

Queste alcune delle reazioni del mondo politico, durante la discussione e dopo l’approvazione.

 

Donatella Poretti, senatrice Radicali

“Se proprio volete sparare a un uccello sparate al vostro”. Non usa mezzi termini la senatrice radicale Donatella Poretti, intervenendo nell’aula del Senato, rivolgendosi ai banchi della maggioranza che si appresta a votare l’articolo 38 della legge comunitaria che contiene norme in favore della caccia.

Qui, spiega “si sta aumentando il numero delle specie da uccidere, si sta aumentando il periodo in cui gli uomini, perche’ si tratta soltanto di uomini, escono di casa con il fucile. E allora se proprio volete sparare a un uccello sparate al vostro”.

Poco prima della Poretti era intervenuto il senatore del Pdl, Valerio Carrara per dire che “noi rispondiamo a un milione di cacciatori che con i loro indotto muovono 4 milioni di voti che sono molti di piu’ di quelli che muovete voi, falsi ambientalisti che contate sempre dimeno oltre che nelle aule parlamentari anche sul territorio”.

Stefania Prestigiacomo, Pdl, Ministro dell’Ambiente

“Il testo che si sta portando in votazione in aula a Palazzo Madama invece è diverso da quello sul quale è stato raggiunto l’accordo ed apre ad interpretazioni estensive che lascerebbero intendere che l’Ispra da’ un parere ma che la validazione di tale parere possa essere rimessa ad altro, non determinato, soggetto. Tale testo non e’ condiviso dal Ministero dell’Ambiente”. Questa la dura presa di poisizione del ministro dell’Ambiente Stefania Prestigiacomo. “E’ ora di smetterla di tentare, attraverso giochi di parole, di lasciare margini di ambiguita’ su un tema cosi’ delicato e sul quale la posizione del Governo, nei suoi ministeri competenti, e’ ben chiara”, denuncia il ministro dell’Ambiente.

“L’accordo definito in Senato fra ministero dell’Ambiente, dell’Agricoltura e delle Politiche comunitarie sugli emendamenti in materia di caccia alla Comunitaria 2009 prevedeva un testo molto chiaro- segnala Prestigiacomo- si prevedeva che le regioni e le province autonome potessero determinare i limiti dei periodi della caccia solo sulla base di analisi scientifiche che dovevano essere preventivamente validate dall’Ispra”.

 

Anna Finocchiaro, senatrice Pd

La presidente del gruppo del PD al Senato Anna Finocchiaro ha stigmatizzato la sospensione del dibattito in aula sulla legge comunitaria mentre si discuteva un emendamento sulla caccia. “Non so se devo continuare a girare il coltello nella piaga e descrivere lo sbando nel quale la maggioranza si è trovata stamattina”, ha dichiarato in una nota, “peraltro, anche ieri credo sia risultato chiaro a tutti quale sia lo stato di confusione in cui la maggioranza approva i singoli emendamenti e il testo di questo provvedimento”.

“Mi rendo conto – ha aggiunto – che vi è un dissenso politico che vede contrastare il governo, il relatore, quella parte del PdL che è a favore dell’emendamento e quell’altra parte che invece resiste” e “comprendo come gli ordini che arrivano dall’alto trovino una realtà fibrillante”.

Però, ha sottolineato, “non si sospende la seduta perché non ci sono i numeri: semplicemente non si fa. Traduce un’idea, approssimata abbondantemente per difetto, di che cosa è quest’Aula, la rappresentanza e di quelli che sono i diritti delle opposizioni”.

“La maggioranza fa tutto ciò che vuole in quest’Aula, ma una cosa non può permettersela: torcere anche tempi e modalità di funzionamento dell’Aula per far fronte ad una difficoltà grave che è data non solo dal fatto che non è d’accordo al suo interno ma che non è neanche in Aula e che la proporzione della composizione farebbe passare un testo che evidentemente non è condiviso tra relatore, maggioranza, un altro pezzo o l’altro della maggioranza”, ha concluso, “siamo veramente indignati”.

 

Roberto Della Seta, capogruppo Pd nella Commissione Ambiente del Senato

“La maggioranza al Senato, votando l’articolo 38 della legge comunitaria, ha detto si’ alla caccia senza limiti e senza regole, alla possibilità di sparare alla fauna migratoria anche in agosto, quando i territori di caccia sono pieni di italiani in vacanza, e anche a febbraio quando i migratori fanno ritorno ai luoghi di nidificazione. Il Pd, che in Senato ha votato compatto contro l’articolo 38, continuerà a battersi alla Camera e nel Paese perchè prevalgano le ragioni di un rapporto equilibrato tra attività venatoria e l’interesse costituzionalmente sancito della tutela della fauna”. Lo dice Roberto Della Seta, capogruppo del Pd nella Commissione Ambiente del Senato in merito alla norma della comunitaria, appena votata in Senato, che modifica la legge vigente sulla caccia.

“Quella approvata dalla maggioranza in Senato e’ una norma indecente- prosegue Della Seta- che procurerebbe al nostro Paese nuove procedure di infrazione da parte dell’Europa e che va contro l’opinione di oltre due/terzi degli italiani che secondo un recente sondaggio Ipsos, a destra come a sinistra, si oppongono ad ogni deregulation in materia venatoria. Inoltre l’articolo 38 riporterebbe l’Italia indietro di 20 anni, a un’anacronistica guerra di religione fra cacciatori oltranzisti e fautori dell’abolizione della caccia. Questa e’ la ragione per cui la parte più responsabile e consapevole del mondo venatorio ha bocciato questa modifica alla legge attuale”.

 

Angelo Bonelli, presidente nazionale dei Verdi 

“Il Senato ha approvato la licenza di uccidere che viene introdotta dall’articolo 38 della legge Comunitaria. Si tratta di una vergogna internazionale che il centro destra ha compiuto in cambio di una manciata di voti dei cacciatori”. Lo dichiarato il Presidente nazionale dei Verdi Angelo Bonelli che conclude: “Nei prossimi giorni lanceremo una mobilitazione nazionale ed internazionale per fermare questo vero e proprio sterminio di stato a cui un Parlamento, ostaggio delle lobby delle doppiette, ha dato il via libera”.

 

Fiorella Cecacci Rubino, responsabile gruppo diritti animali Pdl

“La scelta dei senatori di votare a favore di una deregulation della caccia va contro i sentimenti più diffusi degli italiani e contro gli interessi di interi settori della nostra economia, come il turismo che sarà fortemente danneggiato da questo provvedimento.” Lo dice Fiorella Ceccacci Rubino in seguito alla notizia dell’avvenuta votazione nell’Aula del Senato dell’emendamento che di fatto estende il periodo della caccia oltre i limiti attualmente consentiti.

Ceccacci Rubino aggiunge: “In qualità di responsabile gruppo diritti animali Pdl chiederò subito un incontro con i Ministri Ronchi, Prestigiacomo e Brambilla affinchè garantiscano un loro forte sostegno alla modifica di tale provvedimento quando approderà nuovamente nell’Aula di Montecitorio. Non è tollerabile – conclude Ceccacci Rubino – che per gli interessi di una minoranza di cacciatori si debbano sacrificare i sentimenti del 90 per cento degli italiani contrari alla caccia e si debba mettere in serio pericolo l’economia turistica di interi territori.”