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Bin Laden scopre l’ecologia. Strumentalmente, per colpire l’Occidente

29 gennaio 2010 0 commenti

La questione ecologista è entrata nell’agenda politica mondiale al punto che persino Bin Laden _ ammesso e non concesso che il messaggio sia veramente suo _ la usa strumentalmente come arma per colpire l’Occidente. Nel suo ultimo “messaggio al mondo”, diffuso come sempre via Al Jazeera, Osama bin Laden lascia da parte la Guerra Santa e con una svolta senza precedenti, affronta i problemi dei cambiamenti climatici del pianeta,  indicandone il responsabile principale: gli Stati Uniti e ”tutti i Paesi industrializzati”.  

La sua, ovviamente, non è una vera svolta ecologista ma l’abuso delle tematiche ecologiste per colpire ancora una volta l’arcinemico americano. ”Noam Chomsky aveva ragione _ attacca ad alzo zero Bin Laden citando l’ideologo della sinistra radicale americana _ quando ha paragonato la politica americana a quella della mafia. Sono loro, ovvero gli Usa, i veri terroristi”. E con il suo messaggio Osama, lungi dall’aiutarla, colpisce anche l’ecologia accomunandola al suo messaggio terrorista: con quello che si potrebbe definire il cosiddetto bacio della morte.   

Osama bin Laden

Osama bin Laden

 Il messaggio diffuso oggi dall’emittente Tv satellitare panaraba e’ pervenuto ancora una volta in forma audio’ ed e’ della durata di circa tre minuti. Questa volta  Bin Laden non avanza minacce specifiche e afferma che ”parlare di cambiamenti climatici non e’ un lusso ideologico, bensi’ una questione attuale”.  Pertanto, ”questo e’ un messaggio al mondo intero”, ”sulle ripercussioni, sia intenzionali che non, e sulle azioni che dobbiamo intraprendere”. ”Tutti i Paesi industrializzati, e in particolari quelli grandi – dice _ hanno la responsabilita’ della crisi” dell’ ambiente anche se la maggioranza di essi ”hanno deciso di firmare il Protocollo di Kyoto e ridurre le emissioni di gas nocivi”.  Uno dei maggiori responsabili di questa situazione, sottolinea il leader di Al Qaida, e’  l’ex presidente americano ”George Bush junior”, accomunato al Congresso americano, “che ha liquidato l’accordo per soddisfare le grandi multinazionali“.

 

«Se persino il terrorismo internazionale si preoccupa del clima vuol dire che è davvero diventato un tema emergenziale. Sarebbe bene che su questo i Paesi sviluppati, che hanno maggiori responsabilità, non perdessero tempo per trovare soluzioni adeguate». Così il presidente di Legambiente Vittorio Cogliati Dezza.

 «Bin Laden dice un’ovvietà – prosegue il presidente di Legambiente – è chiaro che c’è una responsabilità storica maggiore da parte dei Paesi industrializzati ma questo lo ammettono tutti.  Quello che dovrebbe spiegarci è cosa c’entrano queste annotazioni con le sue strategie di distruzione e morte. La nostra visione del mondo è quella di una società libera dall’emergenza climatica – aggiunge Cogliati Dezza – una società libera dalla nocività di alcune produzioni e dal lavoro minorile, una società non violenta. Per dirla alla Totò, questo che c’azzecca con Bin Laden?».

(alessandro farruggia)