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Balene, salpa dalla Nuova Zelanda la prima spedizione scientifica non letale

2 febbraio 2010 0 commenti
Una balena

Una balena

Sidney, 2 febbraio 2010 – Si chiama Tangaroa, ha mollato gli ormeggi oggi dalla Nuova Zelanda. E’ la nave che ospita a bordo la prima spedizione scientifica sulle balene non letale, composta da 18 scienziati.

L’equipe è composta da francesi, australiani e neozelandesi, e trascorrerà le prossime sei settimane a studiare i comportamenti e le abitudini alimentari dei grandi cetacei. La presentazione della ricerca avverrà a maggio, in occasione del prossimo meeting della Commissione Internazionale per la caccia alle balene, e rappresenterà anche una sfida al Giappone. Un paese che pesca mediamente oltre mille balene l’anno per la ricerca scientifica.

Il ministro australiano per la Salaguardia dell’Ambiente, Peter Garret, ha detto: “ Rimaniamo totalmente e completamente contrari all’uccisione delle balene in nome della scienza”, e ha poi sottolineato che il Southern Ocean Research Partnership, progetto avviato lo scorso anno, ha come scopo la tutela delle balene.

Nella spedizione partita oggi il metodo utilizzato per raccogliere dati sarà quella di usare delle freccette, in modo da prelevare piccoli frammenti di dna senza uccidere i cetacei. La nave che la ospita è la più grande delle tre che compongono la flotta attrezzata per la ricerca oceanografica.

La Tanagroa, nome che in lingua maori significa ‘dea dei mari’, è in affitto da una società neozelandese, e dispone al suo interno di ben cinque laboratori specializzati diversi, di cui uno con temperatura costante tra i -5 e i +5 gradi, di sistemi di conservazione per i campioni rilevati, e di zone di ricerca al computer.

La nave ha preso parte in passato a ricerche del Japan Institute of Polar Research, che hanno esaminato le forme di vita nei ghiacciai, e ha ‘lavorato’ anche nei ghiacci antartici tra Dibble e Ninnis nel 2000 per l’Osservatorio Geofisico Sperimentale di Trieste.