Home » Redazione Ecquo » Inquinamento, Mobilità, Politiche »

Blocco auto, la politica si divide

20 febbraio 2010 0 commenti

LA LEGA ATTACCA

Per l’eurodeputato e consigliere comunale Matteo Salvini “le domeniche a piedi sono del tutto inutili”. E anche Roberto Cota, candidato alla presidenza del Piemonte, stigmatizza: “il problema dell’inquinamento non dipende solo dal traffico automobilistico”.”Io -ha aggiunto Cota- sono per una politica di tutela dell’ambiente a 360 gradi, che cerchi di penalizzare il meno possibile il cittadino”.

stefania-prestigiacomo

PRESTIGIACOMO: GIUSTO IL BLOCCO

Il ministro dell’Ambiente, Stefania Prestigiacomo, condivide «in pieno» l’iniziativa antismog presa dai sindaci di molte città del Nord e dalle colonne del Corriere della Sera lancia un appello «affinchè domenica si spengano i motori in molte altre città. In particolare al centro-sud». In merito alle accuse di inutilità del provvediemnto, lanciate da alcuni esponenti della Lega, Prestigiacomo fa notare come molti sindaci del Carroccio abbiamo aderito e come il presidente della Commissione Ambiente della Camera, Alessandri, leghista, sià d’accordo con il blocco del traffico. Il ministro ammette che lo stop alle auto non sia risolutivo, ma «in emergenza, è l’unica cosa che i sindaci possono fare». Quanto alla possibile sanzione da parte della Ue, Prestigiacomo fa notare che «ci sono misure per l’emergenza e stiamo preparando un piano strutturale». Infine, Prestigiacomo esclude un aumento dei pedaggi autostradali e sulle tangenziali, come proposto da alcuni sindaci e si dice sicura che il governo troverà i fondi per affrontare il problema smog: «Si è parlato di aumentare i pedaggi per i mezzi più inquinanti. Ma io penso che dobbiamo evitare assolutamente nuove tasse: spaventano sempre». Entro «un paio di settimane» – conclude – sarà presentato un disegno di legge che conterrà una serie di misure per combattere l’inquinamento atmosferico.

LA RUSSA: BLOCCO UTILE CULTURALMENTE

Il ministro della Difesa Ignazio La Russa ritiene invece l’iniziativa valida dal punto di vista formativo per la coscienza ambientale dei cittadini. «Fare il blocco la domenica, un giorno solo – ha spiegato La Russa – probabilmente non da risultati risolutivi. Può servire però a creare una base culturale, uno stato d’animo sempre più attento all’ambiente. Da questo punto di vista queste iniziative possono essere utili». E a chi gli fa osservare che la Lega si è espressa contro l’iniziativa dei sindaci, ha replicato sdrammatizzando: «se è per questo la Lega ha espresso qualche perplessità anche sull’Unità d’Italia».

DELLA SETA (PD): ROMA CHE FA?

«Lo smog _ attacca il senatore Roberto della Seta (Pd) _ fa molti più morti dell’influenza, è una grande emergenza sanitaria per un Paese come il nostro dove ci si sposta quasi soltanto in automobile. Finalmente molti sindaci del nord sembrano accorgersene, e il blocco del 28 se non altro servirà ad accendere i riflettori sul problema. Dell’epidemia-smog si accorgono un pò tutti tranne uno: il sindaco di Roma Alemanno, che da quando governa la Capitale ha compiuto scelte che incoraggiano ulteriormente l’uso dell’auto, a cominciare dal via libera a ‘sosta selvaggià, ha ridotto le zone a traffico limitato, e che adesso fa lo struzzo e resta a guardare».

ALEMANNO: BLOCCO GIUSTO MA DA NOI C’E’ MENO SMOG

”Non c’e’ motivo per cui Roma debba aderire al blocco del traffico anche perche’ non abbiamo i livelli di smog che si presentano al nord”. Lo ha detto il sindaco di Roma, Gianni Alemanno. ”Li c’e’ stato un accordo molto intelligente e virtuoso tra Chiamparino e Moratti – ha aggiunto – ma noi non siamo in queste condizioni. Quello che dobbiamo fare e’ lavorare in maniera decisa e spedita affinche’ ci siano nuovi strumenti di mobilita’ sostenibile. Non abbiamo bisogno di queste misure spot”

BONELLI (VERDI): ALEMANNO IRRESPONSABILE

«Quando Alemanno dice che a Roma non vi sono problemi di smog_ attacca il presidente nazionale dei verdi Angelo Bonelli _ fa un’affermazione da irresponsabile. Solo nel mese di gennaio Roma ha già superato i limiti previsti dalla legge per le Pm10 in netto aumento rispetto all’anno precedente. A Roma si respira un’aria Killer lo confermano gli studi scientifici che il sindaco fa finta di non conoscere. La mortalità da pm10 , secondo gli studi più autorevoli, si attesta tra gli 800 e i 1000 decessi all’anno. Di fronte a questa situazione il sindaco ha il dovere di non fare affermazioni così pazzesche». «La giunta Alemanno da quando si è insediata – aggiunge Bonelli – ha ridotto le corsie preferenziali per i mezzi pubblici e l’unica proposta che ha fatto è quella di far passare le moto sulle corsie preferenziali. Voglio anche dire a sinistra che il blocco del traffico, specialmente di domenica, segnala solo un’emergenza e che questo rischia di diventare un alibi per il governo a non far nulla per affrontare il problema dell’inquinamento nelle nostre città. Va invece aperta una battaglia per finanziare un piano per il trasporto pubblico a Roma di 3,8 miliardi di euro. Le risorse ci sono già: basterebbe usare quelle destinate al Ponte sullo Stretto di Messina o del corridoio tirrenico, opere che avranno un costo finale di circa 10 miliardi di euro. Con questo finanziamento si potrebbero realizzare 90 km di metropolitana, o 621 Km di rete tranviaria, acquistare 3.273 tram e 23.000 autobus ecologici».