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Blocco auto in 169 comuni. Ma domani tutto torna come prima

28 febbraio 2010 0 commenti

Alla fine lo ammettono anche Letizia Moratti e Sergio Chiamparino, principali promotori del blocco delle auto in programma oggi dalle 10 alle 18 in 169 Comuni del Centronord: è una iniziativa più di sensibilizzazione contro lo smog che risolutiva. Le pm 10, grazie alle favorevoli condizioni atmosferiche, sono sotto il livello di guardia, e l’elemento più interessante dell’iniziativa è lo spirito di un’inedita “alleanza padana contro lo smog” tra due sindaci che vanno sempre più d’accordo nonostante il diverso colore politico.

In provincia di Torino, oltre al cpoluogo, hanno aderito dieci Comuni, in quella di Milano, oltre al capoluogo, soltanto quattro (Bresso, Cinisello Balsamo, Cormano, Sesto San Giovanni) e anche la Regione Lombardia non ha nascosto le proprie perplessità. Un risultato forse al di sotto delle aspettative, anche se l’ultimo dato comunicato dall’Anci è di due giorni fa, visto che la proposta dell’asse Milano-Torino include un appello al governo perché sostenga la battaglia padana contro le polveri sottili attraverso incentivi e provvedimenti mirati e ne riconosca il carattere di emergenza. Un tema che, se non altro, dovrebbe mobilitare Palazzo Chigi e i Comuni almeno per il rischio di dover pagare sanzioni europee sempre più salate per l’eccessiva concentrazione di Pm10 in molte città del Nord.

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Oggi potranno circolare solo i veicoli elettrici, a metano, gpl e idrogeno, compresi quelli a doppia alimentazione. Esentati anche medici, infermieri, giornalisti, farmacisti, edicolanti, preti, fiorai, pasticceri, ma soprattutto più di cinquemila operatori della moda impegnati nelle sfilate del pret-à-porter femminile a Milano. A scatenare la polemica politica è stata però la deroga ai politici in campagna elettorale per le regionali. Per tutti gli altri non resta che prendere i mezzi pubblici a tariffe scontate o rischiare una multa da 78 euro.

Anche a Firenze traffico vietato dalle 9 alle 18 nel centro storico compreso nell’area ztl (non in tutta la citta’) e sindaco impegnato a ripulire un muro imbrattato da scritte oggi a Firenze, in occasione della ‘Domenica a piedi’. Il sindaco Matteo Renzi stamani armato di pennello e vernice – forniti in un kit distribuito oggi ai cittadini dall’azienda di servizi ambientali Quadrifoglio -, insieme a tre assessori ha ‘ripulito’ il muro, imbrattato, di un palazzo in piazza S.M.Novella. ”Un piccolo segnale concreto – ha detto Renzi – per rimettere a posto la nostra citta”’ rilevando che anche i singoli cittadini possono contribuire al decoro urbano. Per Renzi poi tappa in piazza Repubblica dove sono stati allestiti per la giornata ecologica gazebo del Comune e dell’Anci, per distribuire materiale informativo, e della Coldiretti Toscana, per promuovere la ‘dieta antismog’ con le produzioni locali, a ‘km zero’. L’associazione Citta’ ciclabile ha poi consegnato a Renzi, come annunciato, un quadro fatto con lo smog e un sacchetto con polvere di monumenti disgregati dallo smog. Sull’adesione al blocco delle auto, Renzi ha spiegato che Firenze ”risponde positivamente all’appello delle grandi citta’ del Nord perche’ pensiamo che le citta’ debbano essere vissute a piedi e in bici. E’ chiaro – ha aggiunto ribadendo quanto gia’ rilevato nei giorni scorsi – che lo stop alle auto per un giorno non serve a nulla per ridurre l’inquinamento” tenendo anche conto che ”il valore dell’inquinamento provocato dalle auto incide per il 10% sul pm10. Ma l’adesione e’ importante come come segnale”.

PIRRONE (CNR): IL PROBLEMA NON SI RISOLVE CON UN BLOCCO UNA TANTUM

Il problema dell’inquinamento atmosferico e dello smog “non si risolve di certo con il blocco simultaneo delle auto” e l’iniziativa di oggi in 169 comuni del centro-nord, con lo stop delle auto inquinanti, “mi sembra più una soluzione tampone, una misura amministrativa, che non rappresenta il modo migliore per affrontare il problema”. Lo ha spiegato, ad Apcom, Nicola Pirrone, direttore dell’Istituto sull’inquinamento atmosferico del Cnr. “Comprendo la preoccupazione dei sindaci, ma è chiaro che il problema dell’inquinamento non si risolve bloccando il traffico. Le concentrazioni in aria degli inquinanti in questi casi scendono all’incirca del 20%”, osserva Pirrone che sottolinea coma sia “necessario piuttosto operare degli interventi strutturali, come sulla dinamica del traffico, sulla riduzione dell’uso delle automobili, sul riscaldamento domestico e sui combustibili, sui cantieri cittadini che sono la vera causa delle polveri sottili in atmosfera”.

Il blocco generalizzato, definito da alcuni sindaci del Nord, un accordo storico “è più una misura ammministrativa, che non diretta a risolvere il problema. I comuni – spiega Pirrone – hanno in qualche modo la ghigliottina dei limiti delle concentrazioni nell’aria disposti dall’Unione europea. Ecco perché non mi sembrano delle decisioni risolutive. Mi sembrano piuttosto dei provvedimenti tampone”. In Europa, ammette Pirrone, ci sono città “messe peggio di noi”, ma altre hanno sviluppato una mobilità alternativa alle auto. “Tra queste, segnalo Vienna, Madrid, la stessa Parigi. Tutte città che possiedono una metropolitana diffusa su tutta l’area urbana”. E’ anche vero, ha aggiunto l’esperto, che “Milano e la Pianura padana sono in una posizione infelice dal punto di vista geografico. Ma le cose migliorerebbero se si incentivasse di più l’uso della metro, dei mezzi pubblici, se si disincentivasse la macchina, e anche se si studiasse meglio l’utilizzo della biomassa, come fonte di energia alternativa”. Quanto all’effetto del maxi blocco del traffico di domenica, Pirrone è cauto: “Difficile fare una previsione. Probabilmente qualche effetto ci sarà, visto che si tratta di un blocco in simultanea, ma non sono ottimista al riguardo. Abbiamo già sperimentato in passato tutto questo, anche se non con ottanta comuni. E anche se il blocco funzionasse un minimo, derubricherei questa iniziativa come una misura tampone. Procedere così non mi sembra affatto il modo migliore, senza contare che si creano tanti disagi ai cittadini”.

GRILLO: E’ UNA PRESA IN GIRO ELETTORALE

«Accorgersi dello smog sotto le elezioni è veramente una presa in giro». Lo afferma Beppe Grillo in un’intervista rilasciata a Maria Latella su SKY TG24 , a proposito del blocco delle auto attuato oggi in alcune città italiane. «Perchè – prosegue Grillo – il sindaco di Milano non rende pubblico lo studio fatto sulla salute dei cittadini milanesi che invece è stato secretato? Vengono fuori cose incredibili. Perchè non viene detto ai cittadini? Io porterei la Moratti in un istituto a tenere gli occhi sbarrati e a vedere i filmati sull’ambiente di Greenpeace»

LEGAMBIENTE: IPOCRITA CHI DICE CHE IL BLOCCO E’ INUTILE

Chi oggi dice che il blocco del traffico non serve a nulla e’ un ipocrita perche’ non propone nulla in alternativa”. Questo l’atto d’accusa del vicepresidente di Legambiente Andrea Poggio contro il partito trasversale dei contrari alla domenica a piedi. Da questa mattina a Milano, i simpatizzanti del movimento ecologista si sono raccolti nella centralissima piazza Mercati per sostenere la domenica a piedi in Valpadana, lanciata nei giorni scorsi dai sindaci Letizia Moratti e Sergio Chiamparino, esibendo mascherine antismog e striscioni dagli slogan inequivocabili: ”Piu’ aria meno smog, piu’ ossigeno meno polveri”. ”Noi speriamo che sia la volta buona – ha affermato Poggio – perche anche lo Stato si decida a lanciare un piano di investimenti sulla mobilita’ sostenibile: siamo l’unico Paese europeo che dichiara di puntare sul ponte sullo Stretto e sulle centrali nucleari, mentre i nostri vicini investono sulle citta’ che sono il vero motore delle politiche ambientali”. Poggio non ha risparmiato una critica nemmeno alle politiche ambientali di Regione Lombardia, il cui presidente Roberto Formigoni in piu’ occasioni ha contestato l’utilita’ della domenica a piedi. ”La carota senza bastone non funziona – ha concluso Poggio – distribuire incentivi, come quelli per i filtri particolati sui camion e non introdurre divieti alla circolazione per chi non li istalla e’ solo una grida manzoniana”.