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Il ministro Zaia: ci opporremo con forza agli ogm, non escludo un referendum

2 marzo 2010 0 commenti

Il ministro Luca Zaia

Il ministro Luca Zaia


‘A mali estremi, estremi rimedi, ci opporremo con tutte le nostre forze agli Ogm e non escludo l’ipotesi di
un referendum popolare che su questo argomento sgombri il campo a proposito di cio’ che in Italia si vuole davvero attorno al sistema agroalimentare nazionale”. A dirlo è il ministro delle politiche agricole Luca Zaia, a proposito della decisione presa oggi dalla Commissione europea di autorizzare la produzione della patata OGM Amflora di proprieta’ della Basf.
”Siamo molto soddisfatti – conclude Zaia – della comune levata di scudi che oggi ha accolto in Italia la decisione della Commissione Europea di autorizzare la coltivazione di un nuovo prodotto OGM interrompendo una cautela che durava da piu’ di dieci anni”. ”L’europa _ ha aggiunto _ non puo’ imporre agli stati membri, cioe’, la piantumazione di cibi transgenici, quindi di semi transgenici, perche’ la sovranita’ degli stati membri e’ sacrosanta. Per cui, finche’ ci saro’ io al ministero dell’Agricoltura – ha concluso – gli Ogm in Italia non varcheranno il soglio nazionale”. Il problema per chi pè contrario agli ogm è che Zaia è candidato alla regione Veneto e con ogni probabilitòà sarà eletto governatore. Il suo successore sarà altrettanto rigoroso?

REALACCI (PD) DECISIONE GRAVE, IL GOVERNO SI OPPONGA

”Quella dell’Unione Europea sugli ogm e’ una decisione molto grave. Lo e’ in assoluto, ma per l’Italia, oltre alle ragioni legate alla sicurezza alimentare, se ne aggiungono molte altre. Il futuro dell’agricoltura del nostro paese non e’ certo nelle coltivazioni ogm, ma nell’agricoltura di qualita’, legata al territorio e alle produzioni tipiche”. Cosi’ Ermete Realacci, responsabile New Economy del Pd, commenta la decisione della Commissione Europea di autorizzare la produzione della patata Ogm Amflora di proprieta’ della Bayer. ”Il Governo – ha aggiunto Realacci – prenda subito una netta presa di posizione per impedire in Italia la coltivazione di questi prodotti. Del resto si tratterebbe di una decisione coerente, anche con quanto stabilito dal Consiglio dei Ministri che proprio ieri ha dato il via libera ad un disegno di legge del ministro Zaia per promuovere i prodotti da filiera corta”.

DI NARDO (IDV) RISCHIO CONTAMINAZIONE

”Il fatto che la patata ogm sara’ coltivata solo per fini industriali non ci rassicura per niente”. Lo dice il
senatore Nello Di Nardo, capogruppo dell’Italia dei Valori in commissione agricoltura in merito al via libera da parte dell’Ue della
coltivazione della patata Amflora. ”Infatti – spiega il senatore dell’ Idv – qualora la patata venisse coltivata a cielo aperto, si porrebbe un serio problema di contaminazione di altri prodotti agroalimentari: la produzione di un alimento ogm, resistente agli antibiotici, altera comunque gli equilibri ambientali tramite la possibile propagazione dei transgeni”. ”Quanto al fatto che sara’ utilizzata solo nei mangimi per l’alimentazione degli animali – conclude Di Nardo – il rischio e’ comunque altissimo per la salute dei consumatori perche’ la sostanza ogm entrera’ nella catena alimentare”.

ALL’EUROPARLAMENTO CORO DI NO BIPARTISAN

Un coro di no di europarlamentari dei due schieramenti ha accolto la decisione della Commissione Ue di autorizzare la coltivazione per fini industriali della patata transgenica. I piu’ decisi oppositori sono i verdi, ma anche esponenti
del Ppe hanno espresso perplessita’ sulla fine della moratoria decisa dodici anni fa. I verdi all’Europarlamento accusano la Commissione di ”cedere alle esigenze delle multinazionali” e Jose’ Bove’, eurodeputato francese che ha fatto della battaglia agli ogm la sua bandiera, sollecita Bruxelles ad ”uscire dalla sua torre d’avorio’ e ad ascoltare i cittadini. La presidente dei verdi europei Monica Frassoni si e’ detta ”davvero esterrefatta e indignata del fatto che a pochissime settimane dalla sua entrata in funzione, il nuovo commissario John Dalli abbia dato un sostegno cosi’ netto e senza possibili dubbi agli interessi dell’industria”.
‘Ci sono serie preoccupazioni circa un gene Amflora che e’ resistente agli antibiotici, tra cui uno riconosciuto dalla Oms”, ha
osservato Frassoni. Mario Mauro, capodelegazione del Pdl a Strasburgo, e Roberta Angelilli, vicepresidente dell’Europarlamento, sempre del Pdl, esprimono entrambe perplessita’ per la scelta della Commissione Ue. ”Desta ancora piu’ preoccupazione il fatto che l’amido di questa patata transgenica potra’ essere usato per la produzione di mangimi animali, entrando cosi’ nella catena alimentare” – ha precisato Mauro, mentre per Angellili la scelta di Bruxelles ”mal si concilia con le produzioni agricole di qualita”’. ”In un momento cosi’ delicato per tutto il settore agricolo – ha sottolineato – tale decisione e’ inopportuna e stride con la politica di produzione avviata dagli imprenditori agricoli europei che punta sulla tipicita’, sull’alta qualita’ e sull’eccellenza dei propri prodotti, e mira a tutelare la salute dei cittadini”.