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Ue chiede più tutela di tonno rosso e corallo. Con deroghe

10 marzo 2010 0 commenti

tonno

Il Comitato permanente dei rappresentati dei Ventisette presso l’Ue (Coreper) ha raggiunto un’intesa, oggi a Bruxelles, sull’inserimento del tonno rosso nella lista delle specie minacciate per cui sono vietati la pesca industriale e il commercio internazionale (allegato 1 della Convenzione Cites). L’accordo è stato approvato a maggioranza qualificata, con l’opposizione, in particolare, di Malta e verrà sottoposto domaniall consiglio dei ministri Ue. L’Ue chiederà, comunque, che l’inserimento del tonno nella lista non avvenga già alla prossima conferenza delle parti della Cites, che si terrà dal 13 al 25 marzo a Doha (Qatar), ma a partire da dicembre, dopo che sarà stato pubblicato il parere scientifico della Commissione internazionale per la conservazione dei tonnidi dell’Atlantico (Iccat), un organismo che riunisce i principali paesi interessati e che si riunirà a novembre.

L’Ue proporrà delle deroghe per la tutela delle modalità artigianali di pesca al tonno nelle acque nazionali dei paesi membri
interessati, e la Commissione europea sarà invitata a studiare misure di mitigazione e compensazione finanziaria (che potranno essre
sia comunitarie che nazionali) per i pescatori che subiranno le conseguenze della decisione.

Il Coreper ha deciso anche l’inserimento del corallo nell’allegato 2 della Convenzione Cites, ciò che comporterà non il divieto ma una regolamentazione stretta del commercio. Su questo punto l’Italia aveva chiesto di prendere in considerazione la particolare situazione del settore nazionale, che è il più importante dell’Ue con il centro di lavorazione del corallo di Torre del Greco.
Accogliendo le richieste italiane, gli ambasciatori dei Ventisette hanno deciso di ritardare di 18 mesi l’applicazione della decisione.
Anche in questo caso, la Commissione e gli Stati membri studieranno delle misure finanziarie compensative appropriate per gli
addetti del settore.