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Napolitano: piu duri contro i reati ambientali

22 marzo 2010 0 commenti

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Contro i gravi danni sempre piu’ spesso provocati in Italia dalle frane e dal dissesto idrogeologico e’ ”necessaria una piu’ severa azione di repressione dell’abusivismo e dei reati ambientali”. Lo afferma il Capo dello Stato Giorgio Napolitano nel messaggio inviato in occasione della Giornata Mondiale dell’Acqua a Lamberto Maffei, presidente dell’Accademia dei Lincei dove si tiene il convegno ”Frane e dissesto idrogeologico: consuntivo”. Per Napolitano occorre contrastare ”comportamenti di irresponsabile superficialita’ e ripetute violazioni delle norme poste a tutela del territorio” che, per le ”gravi dimensioni che il fenomeno ha assunto”, sono troppo spesso causa di ”danni irreparabili che depauperano l’ambiente e compromettono il delicato equilibrio dell’ecosistema, con effetti catastrofici, per le persone, per i loro beni, per l’intera nazione”.

”La diffusione del rischio idrogeologico in Italia, collegata alle particolari caratteristiche geofisiche del territorio – prosegue il Presidente – e’ stata seriamente aggravata dall’azione dell’uomo e dall’assenza per troppo tempo di una cultura della prevenzione”. Napolitano ritiene necessario ”un organico programma di bonifica e di messa in sicurezza dell’intero territorio nazionale nel quadro di una scrupolosa selezione delle priorita’ di spesa e di intervento pubblico e attraverso razionali piani di risanamento”. A tal fine e’ ”indispensabile il contributo di analisi offerto dall’intera comunita’ scientifica”, della quale molti rappresentanti sono oggi riuniti all’Accademia dei Lincei, per discutere di un ”tema drammaticamente attuale che richiama alla memoria tanti eventi gravidi di conseguenze per le popolazioni colpite in tutta l’Italia”.