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Nucleare, blitz di Greenpeace in Finlandia

29 marzo 2010 0 commenti

Greenpeace 1Tre attivisti di Greenpeace hanno scalato una delle gru nel cantiere del reattore nucleare di Olkiluoto 3, in Finlandia, srotolando uno striscione con la scritta ‘Più rifiuti nucleari per i nostri figli’. Gli attivisti, si legge in una nota dell’associazione ambientalista, chiedono lo “stop della costruzione del terzo reattore di Olkiluoto a causa dei rischi per la salute e per l’ambiente dovuti alle scorie radioattive”. Gli attivisti che hanno partecipato al blitz sono stati arrestati.

 

Il terzo reattore di Olkiluoto, un Epr della stessa tipologia “di quelli che si intende costruire in Italia” e che “il governo vuole” realizzare nel nostro paese, denuncia Greenpeace. Il reattore della francese Areva “è progettato per bruciare uranio più intensamente e, di conseguenza, produrrebbe rifiuti molto più radioattivi di quelli prodotti dai reattori di seconda generazione già esistenti”.

 

greenpeace 2La costruzione del nuovo reattore a Olkiluoto “va fermata per gli enormi rischi per la salute e per l’ambiente causati dalle scorie radioattive – spiega Andrea Lepore, responsabile della campagna nucleare di Greenpeace – se i programmi nucleari del governo andranno avanti, ci ritroveremo questi stessi pericolosi reattori anche in Italia”.

 

Il piano finlandese è quello di seppellire i rifiuti nucleari a elevata radioattività nella stessa isola di Olkiluoto, sulle coste del mar Baltico e “in parte direttamente sotto il mare”. Ma “se il contenimento non riuscisse, i rifiuti radioattivi contaminerebbero il Mar Baltico in 50/100 anni – denuncia Greenpeace – la prevista discarica di scorie nucleari a Olkiluoto sarebbe un crimine ambientale e non una soluzione per i rifiuti nucleari”. In Italia, invece, “il governo non ha ancora comunicato come e dove intenderebbe smaltire le scorie nucleari”.

 

Il punto è che “non esiste un modo per smaltire le scorie radioattive in sicurezza in nessuna parte del mondo – conclude Andrea Lepore, responsabile della campagna nucleare di Greenpeace – questo deve essere molto chiaro a chi pensa di riportare il nucleare in Italia”.