Milleduecento megawatt di energia ricavata dalle onde, dalle correnti e dalle maree in soli 10 siti nelle isole Orcadi (Nord-est della Scozia) e nel Pentland Firth, lo stretto che le separa dalla Scozia. Il governo di Edimburgo ha pubblicato il primo documento del Piano di sviluppo dell’energia marina nell’estremo Nord-est della Gran Bretagna e ne risulta un piano ambizioso.

La zona considerata ha un enorme potenziale, tanto che – secondo il documento – la Scozia può assumere una posizione di leadership a livello mondiale nelle energie rinnovabili. Per Richard Lochhead, segretario dell’ambiente nel governo scozzese, “il Pentland Firth ha un potenziale di energia marina incredibile. Ci sono già investimenti di miliardi di sterline pronti per sfruttare l’energia del mare”.

Il Piano sintetizza per prima cosa le informazioni attualmente disponibili sui diversi usi dell’energia del mare, e illustra i possibili effetti di ognuno di essi sull’economia, sull’ambiente e sui trasporti marittimi.

Evidenzia poi i rischi e gli ostacoli, fra cui le norme per la protezione dell’ambiente, l’assenza delle infrastrutture in grado di sorreggere la crescita dell’industria e la concorrenza di altri progetti europei e canadesi.

Per questo i prossimi passi del Piano saranno discussi con tutti i soggetti interessati: “Questo Piano consentirà uno sviluppo sostenibile, prendendo in considerazione gli interessi di tutti.

Quando sarà ultimato, il Piano sarà uno strumento per sfruttare le opportunità dell’energia marina senza creare conflitti di interesse”, ha concluso Lochhead.