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La prima decade del duemila è stata la più calda dal 1850

2 aprile 2010 0 commenti
Il grafico delle temperature aggiornato al 2009. (fonte Wmo)

Il grafico delle temperature aggiornato al 2009. (fonte Wmo)

Adesso è ufficiale. Il 2009 è stato il quinto anno più caldo mai registrato dal 1850. Su scala decennale la decade 2000 (2000-2009) è la più calda dalla metà dell’ottocento e supera gli anni ’90 (1990-1999), che si piazzano secondi e superano a loro volta gli anno ’80 (1980-1989), terzi. Un trend chiarissimo. A fornire i dati sull’andamento climatico del 2009 è il WMO, l’Organizzazione metereologica mondiale, in un rapporto che potete trovare QUI.

Considerando un margine di incertezza di 0.10 gradi, il dato della temperatura globale relativo al 2009 oscilla tra +034 e +0,56 rispetto alle medie 1960-1990. L’emisfero Sud è stato particolarmente caldo specialmente durante l’inverno e la primavera australi. Temperature più basse delle medie si sono registrate invece in parte degli Stati Uniti e del Canada e nella Siberia centrale.

In Europa temperature più calde del normale si sono registrate per quasi tutto l’anno. La primavera è stata molto calda, dopo un inverno freddo in Europa centrale e in parte di quella occidentale. Anche l’estate è stata più calda delle medie, particolarmente nell’Europa meridionale: la Spagna ha avuto la terza estate più calda dopo quelle del 2003 e del 2005. L’autunno è stato molto freddo in Scandinavia e l’inizio dell’inverno è stato caratterizzato da una estesa ondata di freddo.

Le precipitazioni globali sono state vicine alle medie, anche se severe siccità si sono registrate in Cina, Africa Orientale, Messico e parte degli Stati Uniti e in Argentina. Intese tempeste si sono registrate a gennaio in Spagna e Francia, mentre in tarda primavera e in estate precipitazioni intese hanno causato esondazioni in Germania. Lo stesso a settembre nel Mediterraneo. A novenbre si son registrate estese inodazioni in Gran Bretagna e l’anno si è chiuso con intese tempeste di neve su tutta Europa. Precipitazioni intese si sono registrate in Colombia e Brasile, nel sud dell’Argentina e nell’Ontario (Canada). Dopo una modesta stagione monsonica l’India ha sperimentato intense precipitazioni a settembre e ottobre. Forti piogge e inodazioni anche nell’Africa occidentale e in parte dell’Australia.

La stagione degli urgani atlantici, con 3 soli eventi maggiori, è stata la meno intesa dal 1997, probabilmente a causa delle sfavorevoli condizioni dtereminate da El Nino. Nel Nord Pacifico ci sono stati 8 uragani (uno meno della media), 5 dei quali maggiori, mentre 13 sono stati i tifoni (uno meno della media).

Le condizioni dei ghiacci artici hanno mostrato uno scioglimento elevato, fino ad un minimo di 5.1 milioni di chilometri, il terzo mai registrato dopo il 2007 (4.13 milioni di chilometri) e il 2008 (4,52 milioni di chilometri).

Per chi ha occhi per vedere, complessivamente si tratta di dati che forniscono ampia conferma che il riscaldamento è in atto

(Alessandro Farruggia)