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Pesca: nel Salento maxisequestro di tonni sottomisura

10 aprile 2010 0 commenti

Il sequestro di centotrentuno esemplari di tonno rosso, per oltre due tonnellate di peso, è stato messo a segno nella rada di Porto Cesareo da militari della Capitaneria di Porto di Gallipoli, in provincia di Lecce. Dopo una serie di pattugliamenti, effettuati a terra e in mare anche di notte, sono stati fermati due pescherecci della marineria di Porto Cesareo, monitorati fino alle manovre di ormeggio e sorpresi in concomitanza mentre sbarcavano il pescato. Sulla prima delle due imbarcazioni, che effettuano la pesca lungo l’intero litorale salentino, sono stati trovati 50 esemplari di tonno, dei quali 33 sottomisura. La seconda, invece, trasportava 81 esemplari, tutti sottomisura.

Il pesce è stato trasportato nella sede della Capitaneria di Gallipoli, dove gli esemplari sono stati misurati e pesati. In totale sono state elevate sanzioni amministrative per un totale di 18.000 euro. Il valore sul mercato al dettaglio ammonta a 30.200 euro. L’autorità giudiziaria ha autorizzato il sequestro. I pescherecci fermati si sono resi responsabili della violazione della norma comunitaria di tutela della specie del tonno rosso, peraltro in forte depauperamento a causa dell’eccessivo sforzo di pesca operato negli anni passati. La norma, oltre a dettare politiche generali volte alla conservazione della pregiata risorsa ittica ed affidate, per la relativa attuazione e messa in pratica, alla responsabilità di ciascuno Stato comunitario, disciplina anche aspetti di dettaglio, immediatamente applicabili nell’ordinamento giuridico dei singoli Stati membri, quali l’indicazione della taglia minima pescabile, stabilita in 115 centimetri di lunghezza e 30 kg di peso.

Una parte dei tonni sequestrati dalla Guardia Costiera

Una parte dei tonni sequestrati dalla Guardia Costiera

La Comunità europea, di anno in anno, assegna a ciascuno Stato membro il totale ammissibile di cattura (che, nel 2009, per l’Italia è stato pari a 3.176,10 tonnellate, mentre per il 2010 non risulta ancora accordato, ma è verosimile una sostanziale riduzione della quota), il quale va poi ripartito da ciascuno Stato in quote ai singoli pescherecci espressamente autorizzati alla cattura del tonno rosso. In Italia sono solo 79 i pescherecci autorizzati alla pesca del tonno rosso, di cui uno solo appartenente alla marineria pugliese, in gran parte sono appartenenti alle marinerie campana e siciliana. Il fattore scatenante della eccezionale cattura dei tonni è da ravvisarsi nel cambiamento climatico intervenuto con la stagione primaverile e caratterizzato da un innalzamento della temperatura del mare, che nel giro di appena 15 giorni è passata da 10 gradi agli attuali 15. Ciò ha favorito l’aggregazione in banchi dei tonni rossi, costituiti da centinaia di esemplari, diretti verso i tradizionali luoghi di riproduzione.

I tonni rossi raggiungono la maturità sessuale tra la fine del terzo e il quarto anno di vita, quando raggiungono dimensioni tra 90-95 centmetri di lunghezza ed un peso variabile tra i 15 ed i 30 Kg, a fronte delle dimensioni ragguardevoli che gli stessi possono comunque raggiungere pari a circa 3 metri di lunghezza e 600 kg di peso. Da ciò si evince l’immenso danno, che viene provocato alla specie dalla cattura di esemplari giovanili, che non hanno potuto effettuare neanche un ciclo riproduttivo.