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Ambiente, un avvocato britannico chiede all’Onu che “l’ecocidio” diventi ‘crimine contro la pace’

12 aprile 2010 0 commenti

Assemblea generale OnuUna campagna per dichiarare la massiccia distruzione degli ecosistemi un crimine internazionale contro la pace – alla stregua del genocidio – è stata lanciata nel Regno Unito da un avvocato da tempo in prima linea sui fronti dell’ecologia. Ne dà notizia l’edizione online del The Guardian.

 

 

Polly Higgins, questo il nome della legale, ha proposto all’Onu di far diventare il termine “ecocidio” il quinto “crimine contro la pace” che in quanto tale potrebbe essere perseguito dalla Corte penale di giustizia (Icc).

 

“Ecocidio è in essenza l’antitesi della vita”, ha dichiarato Higgins, citata dal Guardian. Ex avvocato del lavoro, Higgins vanta già un successo con l’Onu con la sua Dichiarazione universale dei diritti del Pianeta, ricalcata su quella dei diritti umani.

 

La parola “ecocidio” esiste già sui dizionari ma la Higgins ne ha formulato una nuova definizione: “La distruzione estensiva, il danno o la perdita di ecosistemi di un dato territorio da parte di agenti umani o altre cause ad un livello tale da compromettere seriamente il pacifico godimento degli abitanti di questo territorio”.

 

La sua argomentazione presentata all’Onu è una semplice equazione: l’estrazione conduce all’ecocidio, che porta al depauperamento delle risorse, che porta ai conflitti”. Pertanto l’ecocidio, secondo Higgins, che gode per altro di un largo seguito all’Onu e all’Ue, ha tutto il diritto di diventare a pieno titolo il quinto crimine contro la pace, dopo il genocidio, i crimini di guerra, di aggressione e contro l’umanità.