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Galan all’agricoltura. Probabile una progressiva svolta pro-ogm

16 aprile 2010 0 commenti

Rivoluzione copernicana al ministero delle Politiche Agricole? Possibile, anzi probabile. Stamani si è svolta al Palazzo del Quirinale la cerimonia di giuramento del nuovo ministro delle politiche agricole, alimentari e forestali Giancarlo Galan nelle mani del Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano. Il Capo dello Stato ha in precedenza firmato il decreto con il quale, su proposta del presidente del Consiglio Silvio Berlusconi, si accettano le dimissioni dal dicastero di Luca Zaia, eletto alla presidenza della Regione Veneto, e si indica Giancarlo Galan, ex governatore della giunta regionale veneta, a nuovo ministro dell’Agricoltura.
L’addio di Zaia, strenuo oppositore degli ogm e difensore delle specificità e tipicità dell’agricoltura italiana, potrebbe cambiare (quasi) tutto.

Da parte sua per ora Galan nega che ci sarà un cambio di linea politica. “Questo governo, di cui io oggi entro a far parte _ ha detto lasciando palazzo Chigi _ ha gia’ scelto e non e’ mia intenzione rimettere in discussione questo tema”.

Il neoministro Giancarlo Galan

Il neoministro Giancarlo Galan

Sta di fatto che, non a caso, la prima reazione alla nomina di Galan, reazione ovviamente positiva, è di Confagricoltura, l’organizzazione agricola che è favorevole agli ogm. ”La nomina di Giancarlo Galan a ministro delle Politiche agricole  _ dice il presidente di Confagricoltura, Giancarlo Vecchioni _ apre una nuova fase di rapporti con il nostro dicastero di riferimento. Siamo certi che il neo ministro, al quale auguriamo buon lavoro, sapra’ da subito dedicare la sua attenzione agli argomenti davvero nodali per il settore”. ”Gli imprenditori agricoli italiani – prosegue Vecchioni – devono aver modo di competere efficacemente sui mercati internazionali e poter esprimere al meglio tutta la loro potenzialita’ di eccellenza. Questo richiede un’azione determinata nell’intento di confortare la vera agricoltura, quella che d… lavoro, contribuisce in modo importante alla formazione del Pil, preserva il territorio, garantisce cibo salubre, oltre che di qualita”’. ”Siamo certi – conclude Vecchioni – che il ministro Galan sapra’ dare alle imprese agricole, dopo aver ascoltato tutte le voci, risposte di sostanza, ponderate e autorevoli”.

Di segno opposto gli auguri di Coldiretti: anch’essi sono cordiali ma  l’accento è sull’auspicio che il neomninistro conservi la “distintività” dell’agricoltura italiana. “Facciamo i migliori auguri di buon lavoro al nuovo ministro delle Politiche agricole _ afferma il presidente della Coldiretti, Sergio Marini _ che siamo certi sapra’ valorizzare al meglio le enormi potenzialita’ che offre l’agricoltura italiana nelle sue distintivita'”. “Il dialogo costruttivo con il neoministro in Veneto- ha sostenuto Marini- e’ il miglior auspicio per l’impegno futuro a difesa dell’identita’ del Made in Italy e a sostegno del potere contrattuale delle imprese agricole sul mercato. Su questi obiettivi- conclude Marini- ci sara’ la piena, leale e trasparente collaborazione della Coldiretti, anche in vista dell’importante negoziato europeo sulla riforma della Politica agricola comune che il nuovo ministro dovra’ affrontare, con la forte personalita’ e la grande esperienza maturata”. O almeno così Coldiretti si augura.

(a.farr.)