Caccia: le associazioni venatorie toscane chiedono di ripartire da zero
”Azzerare, sulla base di un impegno politico esplicito tra maggioranza e minoranze, ogni percorso in atto sulla caccia e ripartire, in Parlamento, con una bozza condivisa”.
E’ questa la proposta lanciata oggi da Federcaccia, Italcaccia, e Arcicaccia della Toscana in un incontro a Firenze con parlamentati toscani di vari schieramenti: tra i presenti il vice presidente del Senato Vannino Chiti (Pd), Ermete Realacci (Pd), Susanna Cenni (Pd) e Francesco Bosi (Udc). La riunione era dedicata alla normativa in materia che, e’ stato spiegato, ”risale al 1992 e la cui riforma e’ arenata in Parlamento”. Le associazioni hanno presentato ai parlamentari un documento in cui hanno proposto, tra l’altro, che ”sia resa in maniera esplicita la competenza delle Regioni nella gestione della fauna selvatica e delle attivita’ venatorie; e la realizzazione di un organo di collegamento tra Stato e Regioni in materia, che costituisca un punto di riferimento, verifica, ed elaborazione di proposte”. Come spiegato da Moreno Periccioli, Massimo Logi e Roberto Parenti, rispettivamente presidenti toscani di Federcaccia, Arcicaccia e Italcaccia, ”l’iniziativa nasce da un’insoddisfazione palese delle associazioni venatorie toscane sull’andamento della discussione della riforma della caccia. Si passa da annunci roboanti e inconcludenti della maggioranza a una minoranza che esaurisce la propria iniziativa in uno sterile emendamentismo. Cosi’ non si va da nessuna parte”. Secondo i presidenti ”per una materia come la caccia, che divide e agita, serve un accordo preciso tra le forze politiche. La Toscana e’ avvantaggiata, perche’ grazie a un percorso durato due anni, e’ stata recentemente creata una legge condivisa da tutte le forze politiche, e questa e’ una vittoria della buona politica”.