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La commissione baleniera propone riapertura della caccia

23 aprile 2010 0 commenti

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Incredibile, ma vero. La commissione baleniera, adducendo a giustificazione la necessità di ridurre la cosiddetta caccia “a fini scientifici” delle baleniere giapponesi, potrebbe decidere di riapre la caccia, pur riducendo il numero dei capi oggi prelevati.
La Commissione baleniera internazionale (Cbi) ha annunciato quella che ha chiamato “una proposta di compromesso destinata a risolvere i disaccordi di lunga data sulla caccia alle balene” e che autorizza in particolare una pesca commerciale limitata ai prossimi 10 anni sotto il suo stretto controllo. La Commissione ritiene che queste misure riflettono “un equilibrio delicato di concessioni” e che “nessuno può pretendere di averci guadagnato o perso”. Questa proposta, che sarà sottoposta al voto nel corso di una riunione nel prossimo giugno in Marocco, fissa un piano decennale, termine entro il quale la pesca alla balena nel mondo sarà sottoposta al controllo del Cbi. La proposta prevede che la quota massima della pesca giapponese nell’Antartico si abbassi a 410 balene nel corso della prossima stagione di pesca e a 205 esemplari in occasione della stagione 2015-2016. Allo stato attuale i giapponesi uccidono tra i 765 e i 935 esemplari di balene all’anno (anche se l’ultima stagione di caccia, grazie al disturbo degli ambientalisti, non ha superato quota 507).Oltre alla pesca in Antartide sarebbe consentita ai giapponesi una pesca nel Pacifico. Via libera ad una “limitatata” attività di pesca anche per Islanda e Norvegia.

Il Giappone si è detto disposto a ridurre la sua quota di cattura di balene se in cambio gli verrà permesso di riprendere la caccia a scopi commerciali nelle proprie acque costiere: lo hanno reo noto fonti governative nipponiche. Attualmente la caccia alla balena per scopi commerciali è proibita dalla Commissione Baleniera Internazionale, che dal 1986 ha messo al bando tali attività ad eccezione di un programma di ricerca scientifica in base al quale il Giappone cattura ogni anno centinaia di cetacei: balene ma anche e soprattutto delfini