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Marevivo lancia l’allarme: “In Italia ci sono 8342 specie marine da difendere”

23 aprile 2010 0 commenti

17737521“Nella giornata mondiale della terra non dimentichiamo il mare”. È l’allarme che lancia Rosalba Giugni, presidente dell’Associazione ambientalista Marevivo. Il Mediterraneo, sottolinea, “è stato indicato dall’Iucn (The World Conservation Union) come uno dei ‘Global Biodiversity Hotspot’, proprio per la grande varietà della vita lungo le sue sponde. Nel suo bacino, lo 0,8% in estensione dei mari mondiali, sono presenti il 6% delle specie marine del pianeta, il 28% delle quali è endemica e la recente check-list della fauna italiana comprende 8.342 specie marine”.

 

Nel 2010 si conclude, per la parte terrestre, il Countdown per le azioni contro la perdita della biodiversità con l’obiettivo di ridurne la perdita di specie nell’ambiente terrestre, ma al momento i risultati sono inferiori a quelli sperati.

 

“Siamo di fronte a una crisi di estinzione: in tutto il mondo sono a rischio il 21% dei mammiferi, un anfibio su tre, un uccello su otto e il 27% dei coralli” sottolinea Marevivo. L’antropizzazione delle coste del Mediterraneo, caratterizzata dall’esponenziale incremento demografico e produttivo avvenuto nell’ultimo secolo, aggiunge, “ha portato ad una progressiva diminuzione della biodiversità stessa, anche in considerazione del fatto che si tratta di un bacino semichiuso con un ricambio lentissimo delle acque”.

 

 Inoltre, “consideriamo le gravi le decisioni prese in occasione della 150 Conferenza delle Parti della Cites (la Convenzione sul commercio internazionale delle specie di flora e fauna in pericolo), conclusasi a Doha il 25 marzo con risultati fallimentari: sono infatti state respinte le proposte di vietare il commercio di specie marine seriamente minacciate dal rischio di estinzione, come il tonno rosso del Mediterraneo, il corallo e diverse specie di squali. Oggi in occasione della celebrazione dell’Earth day è necessario richiamare l’attenzione di politici e privati sull’importanza della tutela del mare, ultimo eden dell’uomo” conclude Giugni.