Nucleare: Legambiente in piazza per dire no alle centrali, 24 anni dopo l’incidente di Cernobyl
Legambiente arriva nelle piazze di tutta Italia con ‘Liberiamo l’Italia dal nucleare!’ per dire ‘no’ al nucleare, a ventiquattro anni di distanza dal disastro di Cernobyl. Perché se l’incidente ucraino risale al 1986, la questione dell’atomo è ancora attuale, specie in Italia. Il Governo ha infatti aperto al ritorno del nucleare nel paese, ma l’associazione del cigno mette in guardia: “Chi è a favore del nucleare afferma che ora le centrali, così dette di ultima generazione, sono sicure”.
Ma, avvertono gli ambientalisti, “non fatevi ingannare, perché oltre e non essere ancora stata risolta la questione delle scorie, ci sono effetti collaterali che minacciano comunque la sicurezza dei territori anche in assenza di incidenti”. Come spiega Legambiente, “l’ordinaria attività di una centrale rilascia piccole dosi di radioattività che contaminano il terreno, l’acqua, l’aria circostante, finendo così nella catena alimentare”.
Da sabato scorso Legambiente è in tutta Italia “per non dimenticare il terribile incidente di Cernobyl, per dire ancora una volta che il nucleare non è sicuro” e che “non garantirà all’Italia il rispetto degli accordi internazionali sui cambiamenti climatici” e che, ancora, “non ridurrà la bolletta energetica degli italiani né le importazioni di combustibili fossili”. Anche oggi, nei banchetti e negli stand di Legambiente si può trovare materiale informativo e firmare la petizione ‘Per il clima contro il nucleare’.
Tante le iniziative in programma oggi da nord a sud del paese. In Abruzzo, il centro di Legambiente Scuola Verde di San Pietro (Teramo) propone dei laboratori per le scuole sulle energie rinnovabili e delle visite all’impianto fotovoltaico del centro, da oggi e fino a mercoledì. In Basilicata, al circolo di Legambiente di Avigliano (Potenza) è stato realizzato un punto informativo dove sarà possibile ricevere informazioni sulla campagna anti-atomo, e ricordare a tutti che il nucleare non serve all’Italia. Ci sarà anche una raccolta fondi a favore di bambini bielorussi.
In Campania, organizzata a Salerno l’iniziativa ‘Liberiamo l’Italia dal nucleare’: in via Velia organizzato anche un mercatino di prodotti alimentari contaminati dalla presenza di un’ipotetica centrale nucleare, per ricordare a tutti che il nucleare è costoso e non rispettoso dell’ambiente. A Napoli, organizzato un incontro sul tema all’Università L’Orientale (largo San Giovanni Maggiore)”.
Nel Lazio, in occasione dell’anniversario dell’incidente di Cernobyl, Legambiente ha allestito un banchetto di sensibilizzazione in piazza Testaccio. Organizzata l’esposizione di prodotti alimentari in un mercatino, mettendo a confronto cibi biologici e altri di origine ipoteticamente contaminata, per ricordare quanti effetti negativi provochi la presenza di una centrale atomica sul territorio.
In Puglia, il circolo Apulia di Legambiente è presente a Bari con un banchetto dove viene distribuito materiale sull’iniziativa ‘Liberiamo l’Italia dal nucleare!’. Lo stand dell’associazione intende sensibilizzare i cittadini sul tema, per “ribadire ancora una volta che il nucleare in Italia non serve”. A Corato, nel barese, allestito un altro punto informativo, e organizzato un seminario per sensibilizzare la cittadinanza sul tema.
In Sicilia, il circolo di Legambiente Francesco Lo Jacono è presente a Palermo (via Ruggero Settimo) con uno stand informativo dove si possono avere opuscoli e dove e’ possibile donare fondi a favore dei bambini bielorussi.
I VERDI SIMULANO INCIDENTE NUCLEARE A MONTECITORIO
Oggi alle ore 15.00 i Verdi simuleranno un incidente nucleare davanti a Montecitorio, in occasione dell’anniversario del disastro nucleare di Chernobyl in Ucraina che avvenne il 26 aprile 1986. Nel corso della manifestazione a cui parteciperà il Presidente nazionale dei Verdi Angelo Bonelli sarà distribuito un nuovo dossier sul nucleare. Lo rende noto l’ufficio stampa della Federazione dei Verdi.
“A ventiquattro anni dalla catastrofe di Chernobyl il governo italiano ha deciso di riportare il nucleare in Italia senza considerare i rischi per la salute e per l’ambiente ed i costi enormi che comporterà il ritorno alla produzione di energia atomica”, dice il presidente dei Verdi Angelo Bonelli”.
“Il nucleare – aggiunge – è una tecnologia obsoleta che non guarda al futuro ma che serve solo ad appagare gli appetiti delle lobby dell’energia e degli appalti. Per questa ragione noi Verdi ci mobiliteremo con tutte le nostre forze per svelare l’inganno e per informare i cittadini sulle reali intenzioni del governo Berlusconi: quella di far pagare nelle bollette gli affari che le multinazionali faranno sul nucleare”. (Agi)