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Nave dei veleni, il procuratore antimafia Grasso rassicura: “Nessuna prova della presenza nel mare della Calabria”

29 aprile 2010 0 commenti

299403-naveveleniAttualmente non esiste alcun fatto concreto che dia prova di presenza di rifiuti pericolosi nei mari della Calabria”. Ad affermarlo, praticamente all’unisono, sono stati oggi a Bologna il presidente della Commissione parlamentare d’inchiesta sulle attività illecite connesse al ciclo dei rifiuti Gaetano Pecorella e il procuratore nazionale antimafia Pietro Grasso, parlando del caso mediatico delle cosiddette ‘navi dei veleni’ scoppiato in Calabria, in occasione del convegno intitolato ‘La gestione integrata del ciclo dei rifiuti: tra realtà industriale ed ecomafia’ in corso oggi a Bologna.

Bisogna capovolgere il problema nel senso che bisogna accertare prima l’esistenza dell’inquinamento e del pericolo per la salute pubblica e poi arrivare alla fonte” prosegue Grasso, precisando che, al contrario, “se si capovolge questo percorso il problema diventa insolubile e si creano danni al turismo e all’economia”. Secondo Grasso, inoltre, per la fuga di questi allarmi non giustificati dalle prove concrete “bisognerebbe usare di più gli articoli del codice penale sulla diffusione di notizie false e tendenziose che sono entrati un po’ in disuso.