Home » Redazione Ecquo » Apertura, Inquinamento, Mare »

Marea nera: il “tappo d’acciaio” in posizione. Ore decisive

7 maggio 2010 0 commenti

L'ingresso in mare del gigantesco "tappo"
Ormai è sopra il pozzo. La gigantesca scatola di contenimento (12 metri di altezza, 125 tonnellate di peso considerando anche il cemento) che dovrebbe bloccare una delle perdite del pozzo della Bp è stata calata da ieri dalla nave Discover Enterprise e nel primo pomeriggio italiano ha raggiunto quota -1300 metri sotto il livello del mare. Mancava pochissimo a quota -1.525, e infatti alle 18.45 ora italiana, ha annunciato il portavoce delle Bp, Bill Salvin, “il sistema di contenimento è stato bloccato a pochi metri dal pozzo” in attesa che i quattro Rov in azione _ i robot sottomarini _ lo allineino e lo calino sul fondale. Presumibilmente in serata, o al massimo domattina, l’operazione dovrebbe essere completata: il grosso scatolone di acciaio e cemento dovrebbe affondare di 1 metro nel fondale consentendo a partire da domenica l’aspirazione del petrolio, attraverso una condotta, sino alla Discover Enterprise. L’obiettivo è catturare almeno l’85% del flusso.

Nessuno sa se funzionerà o meno ed è per questo che va avanti anche il cosiddetto “piano C”. La Bp ha infatti avviato da qualche giorno la perforazione del pozzo secondario che dovrebbe intercettare quello esploso. Sinora sono stati trivellati 1800 metri dei 5 mila necessari.

Emergono intanto nuovi particolari sulla dinamica dell’incidente. Secondo Scott Blickford, difensore di uno dei lavoratori rimasti feriti nell’incidente, un elemento decisivo fu l’erronea decisone di rimuovere lo strato di fango dalla tubatura del pozzo prima di istallare il secondo tappo di cemento previsto dalle normative del Federal minerals management service che prevede in queste delicate fasi un tripla sicurezza: due tappi di cemento e lo stato di fango in posizione. Secondo il legale sia la Bp, cui appartiene il pozzo, sia la Transocean, proprietaria della piattaforma, hanno invece iniziato a pompare via il pesante strato di fango dal pozzo indebolendo il sistema che si è trovato esposto al rischio di emercione di una bolla di gas contando su di un solo tappo e sulla valvola di sicurezza. Quando è comparsa la bolla di gas la valvola di sicurezza _ il blowout preventer _ non ha funzionato, il greggio è risalito con enorme potenza sino in superficie ed è bastata una scintilla a far scoppiare ilgas, e quindi ad incendiare il petrolio e distruggere la piattaforma uccidendo 11 persone e causando un disastro ecologico.