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Seminata la patata ogm Amflora. E in arrivo ce n’è un’altra che la Basf vorrebbe introdurre anche in Italia

14 maggio 2010 0 commenti

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La patata ogm “Amflora” mette radici nel vecchio continente. la prima semina nella Repubblica Ceca è stata appena terminata: darà le prime patate transgeniche il prossimo autunno, mentre in Svezia e’ in atto la replicazione del seme per la generazione dei tuberi da seminare nel 2011. Lo ha reso noto Manuela Pirovano, responsabile della comunicazione per il settore agricoltura nel sud Europa di Basf, la multinazionale tedesca che il 2 marzo scorso ha ottenuto il si’ dell’Unione europea alla coltura della patata transgenica. Amflora e’ una patata che puo’ produrre solo uno dei due amidi della patata normale, poiche’ le e’ stato sottratto il gene che da’ origine all’amilosio. In queste condizioni e’ piu’ semplmfloraice per l’industria estrarre l’amido che le interessa (amilopectina) per ottenere prodotti quali le colle o le sostanze utili per realizzare la carta patinata delle riviste. In base a quanto stabilito dall’Ue, gli scarti della patata potranno comunque essere utilizzati per mangimi animali. Questa patata Ogm non verra’ coltivata in Italia, dove non c’e’ interesse per questo tipo di industria. Potra’ essere di interesse per l’Italia, invece, un’ altra patata Ogm, per la cui autorizzazione alla coltivazione Basf inoltrera’ l’anno prossimo la relativa documentazione all’ Efsa, l’agenzia per la sicurezza alimentare dell’Ue. La nuova patata Ogm si chiamera’ ‘Fortuna’ e, al contrario di ‘Amflora’ che ha un gene in meno, potra’ contare su un gene in piu’, derivato dalla patata selvatica. Questo
gene le conferira’ resistenza alla peronospora, fungo all’origine di una malattia della patata che determino’ la grande carestia irlandese a meta’ del secolo IXX e che ancora oggi viene combattuto con trattamenti antiparassitari. ”Fortuna – precisa Manuela Pirovano – potra’ dunque far risparmiare agli agricoltori produttori di patate, da 6-8 fino a 15 trattamenti per stagione”.