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L’ad di Enel: “Energie rinnovabili? Utili ma non sufficienti, il nucleare è più affidabile”

19 maggio 2010 0 commenti

Pannello solareLe fonti rinnovabili sono utili ma non è possibile soddisfare l’intero fabbisogno energetico del nostro paese senza l’energia nucleare. È questo, in sintesi, il pensiero espresso durante una conferenza stampa a Milano dall’ad di Enel, Fulvio Conti, che ha poi aggiunto che il nucleare è una fonte energetica “abbondante, a basso costo e sostenibile per l’ambiente”.

Le energie rinnovabili, secondo Conti, sono “importanti perché non impattano negativamente sull’ambiente”, ed Enel si aspetta di aumentare del 9% la produzione di energia da fonti rinnovabili tra il 2008 e il 2020, dando “particolare importanza all’energia solare per la quale ci si aspetta un aumento del 36%”.

L’ad di Enel ha però sottolineato che le energie rinnovabili sono “intermittenti, perché, per esempio, se non c’è sole non si può produrre energia solare e se non c’è vento non si può produrre energia eolica” e per questa ragione c’è bisogno di una fonte “più affidabile” come il nucleare. “Dio – ha detto Conti – è un dispacciatore di energia erratico, come possiamo fidarci se non abbiamo risorse energetiche sufficienti per quando non c’è vento o per quando non c’è sole?”

L’ad di Enel ha poi affermato che l’Italia è uno dei due paesi del G20 a “non sfruttare il nucleare” e ha definito “stupido” non produrre energia nucleare nel nostro paese “e pensare di creare centrali nucleari in Albania”.

L’ad di Enel ha poi sottolineato che in Francia e in Slovenia, paesi che confinano con l’Italia, ci sono “diverse centrali nucleari” e che “addirittura una centrale slovena dista appena 81 chilometri da Trieste” per cui “è un’assurdità, un paradosso e un’ipocrisia non avere centrali nucleari e comprare l’energia dall’estero”.

Conti ha spiegato che il costo di un impianto nucleare “è certamente alto”, tra i quattro e i cinque miliardi di euro, ma che “il costo di produzione è inferiore del 30-40% rispetto al gas”. L’ad di Enel ha concluso rassicurando sulla sicurezza degli impianti nucleari che, secondo lui, “non possono scoppiare perché utilizzano uranio arricchito al 5%, mentre per produrre la bomba atomica l’uranio deve essere arricchito del 90-95%”.