Home » Redazione Ecquo » energia, Industria, Inquinamento, Politiche »

Aitec a Forum Pa: “Un tavolo istituzionale per chiudere il ciclo dei rifiuti”

21 maggio 2010 0 commenti

Portare i rifiuti in cementeria per ridurre la bolletta energetica, abbassare le emissioni e liberare le discariche. E’ il messaggio lanciato da Aitec – associazione dell’industria italiana del cemento – a Forum PA, mostra-convegno dedicata all’innovazione nella pubblica amministrazione. “Una soluzione adottata dall’industria del cemento di tutto il mondo – ha spiegato Francesco Curcio, direttore generale Aitec – con ottimi risultati, che consiste nell’utilizzare materie e combustibili derivati dai rifiuti in sostituzione di materie prime non rinnovabili e di combustibili fossili, come il carbone”.

Cementificio Si tratta, sostiene Aitec, di un sistema vantaggioso per tutti i soggetti coinvolti. “L’uso di rifiuti e residui in parziale sostituzione di materie prime naturali, infatti, riduce la necessità di ricorrere a cave e miniere. La co-combustione – ha sottolineato Curcio – riduce il rilascio di sostanze inquinanti e abbassa le emissioni di gas climalteranti del settore cemento. Un vantaggio sia per l’ambiente sia per l’industria, che risparmia sul costo dei carburanti e delle quote di emissione da acquistare sul mercato. Ma anche per la comunità che, sfruttando al meglio l’impatto dei forni da cemento, può chiudere il ciclo dei rifiuti (minor uso delle discariche, qualche camino da termovalorizzazione in meno, emersione del ciclo dei rifiuti dall’illegalità) e beneficiare dello sviluppo di una economia legata al trattamento dei rifiuti: nuova imprenditorialità e nuovi posti di lavoro”.

Nonostante i vantaggi, questa pratica fatica ad affermarsi in Italia per la diffidenza delle comunità locali, informate poco e male. La mancanza di consenso, spesso, induce le amministrazioni a non concedere le autorizzazioni e gli industriali a non utilizzarle.

A Forum Pa su questo tema si sono confrontati rappresentanti delle pubbliche amministrazioni, delle associazioni ambientaliste, consumeriste e della società civile, concordando sulla necessità di attivare quanto prima un tavolo istituzionale per promuovere una gestione virtuosa del ciclo dei rifiuti.

Secondo Filippo Bernocchi, assessore al Comune di Prato e delegato Anci per le politiche dell’energia e dei rifiuti “è necessario un Piano nazionale per la gestione dei rifiuti che introduca, ad esempio, un sistema di raccolta differenziata, incentrato sulla qualità e non sul volume. Insomma, serve un approccio più pragmatico e meno ideologico e una strategia comune: se tutti i livelli istituzionali, Governo, Regioni, Province e Comuni parlano la stessa lingua – ribadisce Bernocchi – allora quel salto culturale si può ipotizzare”. Bernocchi, inoltre, ha assicurato la disponibilità dei Comuni a sedersi intorno a un tavolo per approfondire gli aspetti tecnici e normativi ed esaminare un percorso di semplificazione delle procedure.
La proposta ha trovato ha trovato d’accordo Aitec, Legambiente, Legautonomie, Cittadinanzattiva e Associazione Pimby.