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Marea nera: Bp riprova a chiudere il pozzo. Con una “colata assassina”

25 maggio 2010 0 commenti

plumejpg-5e73159717b16990La compagnia petrolifera britannica British Petroleum si prepara a mettere in campo l’operazione «top kill», l’ultima soluzione per tentare di arginare la perdita di petrolio che da 35 giorni sta causando un disastro ecologico nel Golfo del Messico. L’operazione, che prevede l’iniezione di un liquido ad elevata viscosità sulla falla del pozzo e una successiva colata di cemento, avrà inizio domattina e verrà illustrata nei dettagli dalla Bp nel corso di una conferenza stampa in programma per oggi.

La procedura, sino ad ora mai utilizzata a 1.500 metri di profondità, presenta secondo l’amministratore delegato della compagnia Tony Hayward una probabilità di successo del 60-70%. In caso di fallimento, informa la Bp, sono già allo studio soluzioni alternative, come quella di utilizzare un’altra cupola di contenimento o un «blowout preventer», dispositivo di arresto della perdita del tutto simile a quello già presente sulla piattaforma esplosa e il cui malfunzionamento è stato all’origine del disastro. La Bp ha inoltre annunciato che garantirà un contributo fino a 500 milioni di dollari per finanziare le attività di ricerca sull’impatto ambientale della perdita.

L’amministrazione Obama, sempre più sotto pressione da parte dell’opinione pubblica e delle forze d’opposizione che la accusano di non essere all’altezza della situazione, fa sapere che non abbasserà la guardia sulla gestione dell’emergenza da parte della Bp, considerata la vera responsabile del disastro. «Gli stiamo addosso, li controlliamo», ha dichiarato il segretario per la Sicurezza Interna Janet Napolitano. Il segretario per il Commercio Gary Locke ha intanto dichiarato lo stato d’emergenza per l’industria della pesca, primo passo verso lo stanziamento di aiuti agli stati del Golfo da parte del governo federale.
Il governo degli Stati Uniti ha anche ordinato alla Bp di ”ridurre in modo significativo” l’uso di solventi chimici utilizzati nel Golfo del Messico per sciogliere il petrolio perso dalla piattaforma Deepwater Horizon. La richiesta e’ venuta dall’ Environmental Protection Agency (Epa), l’Agenzia americana per la protezione dell’ambiente. ”Il governo federale, guidato dalla Guardia Costiera, ha dato oggi precise istruzioni alla Bp affinche’ faccia passi immediati per ridurre in modo significativo l’uso complessivo dei solventi” ha detto l’amministratrice dell’Epa, Lisa Jackson.