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Singapore, le prime chiazze di petrolio hanno raggiunto la costa

26 maggio 2010 0 commenti

SINGAPORE ACCIDENTNon si ferma la nuova ‘marea nera’. Fonti ufficiali riferiscono che le prime chiazze di greggio fuoriuscite dalla ‘Bunga Kelana 3′ hanno raggiunto oggi le coste di Singapore.

La petroliera, di proprietà del gruppo malese Aet, era entrata in collisione ieri con la nave cargo ‘MV Wally’ nel mare della Malesia. A causa dello scontro uno squarcio di circa dieci metri si era aperto nello scafo della petroliera, che al momento della collisione trasportava circa 62 mila tonnellate di greggio; di queste solo 2500 sono fuoriuscite in mare.

Ora la petroliera è stata trainata in porto per le riparazioni, mentre il greggio stivato al suo interno dovrebbe rapidamente evaporare a causa delle alte temperature.

Oggi l’Autorità portuale e marittima di Singapore (Mpa), impegnata nelle operazioni di contenimento e di pulizia della coste, dà notizia che il greggio ha raggiunto una base navale, un terminal marittimo, un centro velico e la spiaggia di un albergo.

L’armatore della petroliera accidentata nel frattempo ha reso noto che “Una piccola armata” formata da venti navi attrezzate per l’emergenza è al lavoro nel tratto di mare interessato per pulire le acque.

In questo momento si stanno versando in mare solventi biodegradabili con l’obiettivo di sminuzzare la chiazza e far sì che si possa aspirare il greggio. Sono state inoltre posizionate barriere galleggianti a protezione delle coste: bisogna frenare la macchia le cui dimensioni si aggirano intorno ai 4 chilometri di lunghezza e uno di larghezza.