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Marea nera, il greggio potrebbe continuare a fluire fino ad agosto. Un ‘cappuccio’ la nuova speranza

31 maggio 2010 0 commenti

marea neraFallita l’operazione Top Kill, oggi o domani la Bp dovrebbe dare inizio a un nuovo tentativo di fermare la fuoriuscita di petrolio dalla sua piattaforma nel Golfo del Messico, esplosa più di un mese fa. Per fermare la marea nera, però, il danno potrebbe addirittura aggravarsi. Lo riporta il ‘Los Angeles Times’.

La nuova speranza si chiama Lower Marine Riser Package (LMRP), nella sostanza un ‘cappuccio’ da posizionare sopra la supervalvola e collegato alla nave di appoggio in superficie, con cui catturare la maggior parte del greggio in fondo al mare. Ma durante l’attuazione del piano, la fuoriuscita del greggio potrebbe aumentare del 20%, a causa del taglio del braccio mobile del pozzo.

La marea nera che sta devastando il Golfo del Messico da cinque settimane è “probabilmente la peggiore catastrofe ecologica che gli Stati Uniti abbiano mai affrontato”, ha detto ieri Carol Browner, consigliere del presidente Obama per le questioni ambientali, intervenuta al programma domenicale della Nbc “Meet the Press”.

Il petrolio potrebbe continuare a fluire fino ad agosto; per questo, ha dichiarato Browner, “siamo preparati al peggio”.

Secondo il consigliere, il disastro ambientale del Golfo del Messico è più grave di quello provocato dal naufragio della Exxon Valdez in Alaska nel 1989.

TONNI ROSSI A RISCHIO

Uno studio della Tag-a-Giant foundation, associazione ecologista statunitense, afferma che proprio la zona dove si trova la marea nera e’ quella preferita dai tonni rossi, un pesce già minacciato per riprodursi.

Secondo gli esperti i pericoli sono sia per gli esemplari adulti, per cui il petrolio e’ altamente tossico, sia per le larve, che oltre a poter essere uccise dalle esalazioni si troverebbero a nuotare appena nate in un’acqua molto più vischiosa del previsto.