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Gas serra in Usa, ore cruciali: se passa la risoluzione repubblicana saltano i controlli

10 giugno 2010 0 commenti

ZB799_126733_0040Si terrà oggi al Senato americano un voto cruciale con cui potrebbe essere impedito all’agenzia per la protezione dell’Ambiente (Epa-Environmental Protection Agency) di controllare e limitare le emissioni di gas serra.

Ad opporsi a questo potere dell’Epa, finora garantito dal Clean Air Act, la legge che stabilisce le responsabilità dell’agenzia per il mantenimento della qualità dell’aria in America, è la senatrice repubblicana dell’Alaska Lisa Murkowski, che ha presentato la risoluzione su cui si vota oggi.

Nonostante la maggioranza al Senato, il presidente Barack Obama e il leader dei democratici, il senatore Harry Reid, sembrano molto preoccupati dalla possibilità che la risoluzione possa ottenere il via libera. Anche perché pare che quattro senatori democratici si siano mostrati favorevoli alla risoluzione Murkowski.

Con un comunicato martedì la Casa Bianca ha minacciato di imporre un veto su tale risoluzione, se raggiungerà la scrivania del presidente Barack Obama, in quanto “comprometterebbe seriamente la capacità dell’Epa di controllare l’inquinamento atmosferico e minaccerebbe gli sforzi dell’amministrazione contro gli effetti negativi dell’inquinamento e catastrofi ecologiche come quella causata dalla Bp nel Golfo del Messico”. Murkowski, però, ha respinto l’idea di associare la sua risoluzione al disastro del Golfo.

Se approvato, il testo potrebbe inoltre compromettere l’efficacia dei nuovi standard di emissione per l’industria automobilistica decisi dall’amministrazione Obama. I senatori favorevoli alla risoluzione, invece, sono pronti a togliere la possibilità dell’Epa di imporre limiti nelle emissioni a industrie e aziende agricole che, a loro dire, si tradurrebbero in una perdita di posti di lavoro.

Ma, soprattutto, quello di oggi sarà un test per capire se al Senato sarà possibile ottenere in futuro i 60 voti necessari al più importante Clean energy Bill, la legge sul clima e le energie che al momento si trova in stallo e che i democratici vorrebbero approvare prima delle elezioni di ‘midterm’ a novembre. La settimana scorsa il presidente Obama, sull’onda emotiva della marea nera, ha fatto pressione affinché il voto si tenga al più presto e ha fatto notare quanto siano alti i rischi di un’industria che utilizza in gran parte carburanti di origine fossile.