Enpa contro il gran premio: a Roma serve sostenibilità, non la F1
“Dal sindaco di Roma non vogliamo la Formula Uno, ma la ‘Formula Magica’ per questa citta': ovvero, la sostenibilita’, parola d’ordine che governa le scelte urbane nel terzo millennio, il tempo delle grandi emergenze ambientali. Sostenibilita’ per tutte le specie. Non vogliamo i bolidi tra i parchi e i palazzi dell’Eur. E’ incredibile, inaccettabile il muro di silenzio che grava sui prezzi di questo progetto: impatto sull’ambiente e sui beni paesaggistici, sulla salute e sulla qualita’ della vita delle persone; impatto sulla biodiversita’. Vogliamo la verita’ sulle nuove opere viarie e sulle nuove colate di cemento, sullo stravolgimento dell’Eur, quartiere modello che giovani architetti vengono a studiare dall’estero, con i suoi parchi e le sue aree verdi tutelati come beni di interesse artistico e riconosciuti a livello nazionale e internazionale. Un patrimonio gia’ aggredito da progetti pesanti che lo snaturano”. E’ quanto dichiara Annamaria Procacci, consigliere nazionale dell’Enpa, a proposito del possibile Gran Premio della Capitale. Anche la biodiversita’, spiega il consigliere, “sta pagando prezzi elevati e altri ne pagherebbe con la Formula Uno, soprattutto l’avifauna: per gli alberi perduti, l’inquinamento acustico, l’avanzata del mattone. Noi, invece, vogliamo una citta’ vivibile, condivisa, sostenibile che non tradisca la sua storia e la sua identita’. La Formula Uno con Roma che c’entra? A chi giova? Ai romani certo no. C’e’ un regolamento della partecipazione- conclude il consigliere nazionale dell’Enpa- che impone il principio della consultazione democratica e che spesso fa molto comodo trattare come un pezzo di carta. Ma i cittadini hanno le idee chiare, adulti e bambini dell’Eur; su ‘Respiro.eu’ e sul web ci mettono la faccia, fanno sentire forte la loro voce contro la Formula Uno, da protagonisti in questa citta'”.