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La Cina ammette “piccolo incidente” a una sua centrale nucleare

16 giugno 2010 0 commenti

La centrale nucleare di Daya Bay

La centrale nucleare di Daya Bay


La Cina ha ammesso che in maggio ”una fuga estremamente piccola” di radioattivita’ si e’ verificata in uno dei due reattori della centrale nucleare di Daya Bay, nel distretto di Longgang, provincia di Guangdong, nel Sud del paese. La fuga, ha affermato in un comunicato pubblicato oggi dalla stampa cinese il China Guangdong Nuclear Power Group, che gestisce l’ impianto ”ha fatto aumentare leggermente il livello di radioattivita’ nell’impianto di raffreddamento dell’Unita’ 2”, ma e’ stata ”circoscritta” e di conseguenza ”non c’e’ alcun pericolo per la popolazione”. L’incremento e’ stato causato da una perdita in una delle barre di materiale combustibile usate per alimentare uno dei due reattori di Daya Baym.

”L’acqua per il raffreddamento del reattore e’ sigillata e completamente isolata dall’ambiente esterno, quindi non c’e’ alcun impatto sulla popolazione”, si afferma nel comunicato. Richard Lancaster, direttore della Clp, ha aggiunto che ”non c’e’ alcun rischio di fuga di radioattivita’ e non si e’ verificata alcuna fuga”. L’ incidente, ha proseguito Lancaster, non e’ stato di un livello da raggiungere il ”livello zero” di rischio, quello piu’ basso, considerato a livello internazionale corrispondente ad incidenti nucleari ”minori”.

Ora, ha aggiunto la compagnia, ”i due reattori di Daya Bay funzionano normalmente e in piena sicurezza”. Il guasto alla centrale, che si e’ prodotto il 23 maggio, era stato denunciato dall’emittente Radio Free Asia che trasmette da Hong Kong e in seguito confermata dal governo dell’ ex-colonia britannica, oggi una Regione Amministrativa Speciale della Cina. L’impianto di Daya Bay sorge 50 chilometri a nord di Hong Kong, nella provincia cinese del Guangdong, ed e’ operativo dal 2003.